L’Universo è grande, immenso, questo lo sappiamo tutti. Se non fosse in continua espansione, il raggio dell’Universo che noi possiamo osservare sarebbe di circa 13,8 miliardi di anni luce. Poiché però l’Universo è in espansione, la distanza effettiva di questo orizzonte è più grande.
Consideriamo un raggio di luce partito 13,8 miliardi di anni fa; se giunge oggi a un osservatore terrestre, sarebbe relativo a una sorgente che nel frattempo si è allontanata dall’osservatore a causa dell’espansione. Da allora, lo spazio potrebbe essersi espanso per circa 46,5 miliardi di anni luce e quindi il diametro dell’Universo osservabile sarebbe oggi pari a 93 miliardi di anni luce.
L’Universo è incredibilmente esteso, ma è anche enormemente massiccio. Alcuni numeri possono dare l’idea delle masse in gioco. Un cucchiaino di stella di neutroni ha una massa pari a un miliardo di tonnellate, equivalenti a quasi 170 milioni di elefanti.
Quasi mille pianeti come la Terra potrebbero stare nel pianeta Giove e a sua volta circa 1300 pianeti come Giove potrebbero stare dentro il Sole. Una volta compreso quanto è grande la nostra stella, riusciamo a immaginare le dimensioni della stella UY Scuti, la più grande conosciuta, che potrebbe contenere 5,1 miliardi di stelle come il Sole?
Questi numeri, per noi terrestri, non sono solo impressionanti, ma umilianti. Il nostro pianeta è solamente un insignificante minuscolo puntino (il pale blue dot di Carl Sagan) perso in un Universo pieno di corpi celesti incommensurabilmente più grandi. Un promemoria per quando guardiamo il cielo… che ci ricordi quanto ancora ci sia da esplorare. E da capire.