Il telescopio spaziale James Webb ha osservato con lo strumento Miri la nebulosa planetaria NGC 1514 nella costellazione del Toro, svelando la natura turbolenta di questo oggetto celeste di cui già nel 2010 era stato scoperto un sistema di anelli che la circonda. Grazie alle sue osservazioni nel medio infrarosso, Miri ha ripreso le sfumature della nebulosa, in particolare i suoi anelli polverosi “sfocati” e i “buchi” nella regione centrale di colore rosaceo.
Le due stelle centrali, avvolte da un arco di polvere arancione, che appaiono come una sola nella foto, hanno forgiato questo scenario nel corso di migliaia di anni e continueranno a farlo ancora. Il gas e la polvere espulsi dalla stella morente nel cuore di NGC 1514 sono stati ora messi completamente a fuoco.
Una di queste stelle, che un tempo era molto più massiccia del nostro Sole, ha avuto il ruolo da protagonista del produrre ciò che vediamo. Essendo una stella nana bianca, i suoi venti stellari hanno avuto movimenti contrastanti, prima accelerati, poi indeboliti, il che potrebbe aver spazzato via il materiale in una successione di gusci sottili. La forma di NGC 1514 è particolare, molto più simile a una clessidra che a una sfera, di cui si possono scorgere gli accenni del centro schiacciato. Quando la stella era al culmine della perdita di materia, la sua compagna potrebbe essersi avvicinata molto, dando origine a queste forme insolite. Invece di produrre una sfera, questa interazione potrebbe aver formato degli anelli, conferendo una forma originale alla nebulosa.
Esamina nel dettaglio l’immagine di NGC 1514 grazie a questo video di Asi-TV.