Un gruppo di stelle iperveloci della Grande Nube di Magellano, galassia satellite (o forse solo “di passaggio”) della Via Lattea, sono state identificate da un gruppo internazionale di ricercatori in una regione periferica della Via Lattea, utilizzando i dati del satellite astrometrico europeo Gaia.
Le stelle si muovono alla velocità di milioni di chilometri orari e hanno consentito ai ricercatori di compiere una straordinaria scoperta. I ricercatori, guidati da Jesse Han del Center for Astrophysics di Cambridge (Massachusetts), hanno individuato il responsabile di questa “fuga stellare”: un buco nero supermassiccio annidato nella Grande Nube di Magellano.
Distruttori di coppie
Lo studio delle orbite tracciate dalle stelle iperveloci ha permesso di definire un modello secondo il quale queste stelle sono il prodotto di un incontro ravvicinato tra sistemi binari di stelle e un buco nero supermassiccio. L’attrazione del buco nero separa i destini delle coppie : una stella di ogni coppia viene catturata in un’orbita stretta attorno al buco nero, mentre l’altra viene scaraventata lontano, ad altissime velocità.
Alcune delle stelle iperveloci studiate da Han e compagni sarebbero state espulse dal buco nero supermassiccio che alberga nella regione centrale della Via Lattea, che ha una massa equivalente a quattro milioni di masse solari. Le altre avrebbero un’origine esterna e le avrebbe espulse il buco nero della Grande Nube di Magellano, che ha una massa stimata di “sole” 600mila masse solari.