Una nuova missione destinata agli asteroidi

Italia protagonista nella ricerca di nuove risorse con una collaborazione internazionale

Parte ufficialmente oggi il programma per una nuova missione destinata a esplorare alcuni tra gli asteroidi che rappresentano maggiore interesse da parte della comunità astronomica internazionale. Obiettivo: ampliare la nostra comprensione sulle origini e sull’evoluzione degli asteroidi primordiali ricchi di acqua, e gettare le basi per una possibile futura estrazione di risorse.

E’ la missione EMA dell’Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi Uniti (Emirates Mission to the Asteroid Belt), sulla quale sarà collocato lo spettrometro italiano MIST-A (Mwir Imaging Spectrometer for Target-Asteroids), finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che guida il team scientifico e industriale italiano.

Sei asteroidi

La missione è finanziata e guidata dall’Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi Uniti, con il Laboratory for Atmospheric and Space Physics dell’Università del Colorado, Boulder (USA), come partner principale.

Il lancio della missione, selezionata nel 2022 dal governo federale degli Emirati Arabi Uniti, è attualmente previsto per il 3 marzo 2028 con destinazione la cintura degli asteroidi. Saranno sei gli asteroidi osservati durante altrettanti flyby ravvicinati. Dopo un viaggio di 6 anni EMA raggiungerà il settimo asteroide, (269)Justitia, un oggetto di circa 53 km di diametro, e per circa 7 mesi la missione orbiterà attorno ad esso per compiere un’esplorazione della sua superficie e per la selezione dei possibili siti di atterraggio del modulo di superficie. Lo strumento italiano MIST-A avrà il compito di caratterizzare la composizione della superficie e le proprietà fisiche degli asteroidi primordiali target della missione, eseguendo la mappatura spettrale nel medio infrarosso tra 2 e 5 micron delle loro superfici illuminate e raggiungendo una risoluzione spaziale al suolo inferiore ai 20 m/px su (269)Justitia.

L’ex astronauta americano Tom Jones è consulente scientifico per EMA. ha preso parte a 4 missioni dello Space Shuttle tra il 1994 e il 2001

MIST-A condivide il design e alcuni componenti ben collaudati con lo strumento dell’ASI JIRAM, attualmente in funzione a bordo della missione JUNO della NASA su Giove. “Gli asteroidi della fascia principale sono la popolazione che contribuisce a quegli oggetti vicini alla Terra che potrebbero rappresentare una minaccia per il nostro pianeta”, ha detto Tom Jones, ex astronauta Nasa in volo su missioni Shuttle – “EMA potrà valutare quei tipi di asteroidi che contengono risorse preziose, ad esempio, quanta acqua, metallo e materiale organico sono disponibili per l’uso in una futura economia spaziale. “È una missione impegnativa, sette anni nello spazio profondo, navigazione e manovre difficili, comunicazioni e trasmissione dati lontano dalla Terra” – ha aggiunto Jones – “La missione metterà alla prova le competenze tecnologiche del team degli Emirati Arabi Uniti. Auguro loro un viaggio di successo”.

I commenti in Italia

Giuseppe Sindoni, responsabile ASI per le attività industriali legate allo sviluppo di MIST-A, commenta: “Questa missione rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese, essendo la prima collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti nel campo dell’esplorazione del Sistema Solare. Ancora una volta, l’esperienza e le capacità dell’industria italiana sono in prima fila nell’esplorazione spaziale attraverso la partecipazione ad importanti missioni internazionali.”

Alessandra Tiberia, responsabile ASI per le attività scientifiche di MIST-A, aggiunge: “La comunità scientifica italiana coinvolta nella missione sfrutterà la propria esperienza maturata nel corso degli anni da progetti passati, per massimizzare il ritorno scientifico sia in termini di avanzamento nella conoscenza di corpi primordiali del nostro Sistema Solare, attraverso la caratterizzazione fisica e chimica delle superfici osservate, che nell’ottica di un futuro sfruttamento di risorse minerarie”.

Gianrico Filacchione, ricercatore INAF a Roma, Responsabile dello strumento MIST-A, commenta: “(269)Justitia è particolarmente intrigante poiché mostra delle proprietà spettrali inconsuete rispetto agli altri oggetti della Main Belt: la sua bassa riflettanza in luce visibile ed il colore fortemente arrossato lo rendono infatti più simile agli Oggetti Trans-Nettuniani (TNO) che orbitano oltre l’orbita di Nettuno piuttosto che agli altri asteroidi”. Quali? Come aggiunge Mauro Ciarniello, ricercatore INAF a Roma), Deputy PI, “Diversi asteroidi primitivi fin qui esplorati dalle missioni spaziali (Dawn, Hayabusa, OsirisRex) hanno mostrato le segnature spettrali di carbonati, fillosilicati, sali ammoniati e materiale organico. Tutti questi minerali sono identificabili dallo spettrometro MIST-A grazie alla sua elevata sensibilità nella banda infrarossa”.

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