TRENT’ANNI DI ESOPIANETI. E SPUNTANO LE BIOFIRME SU MARTE?

L’Editoriale di Walter Riva e il Sommario del N. 65 (ottobre 2025) di Cosmo2050

by Redazione

 Trent’anni fa, nell’ottobre 1995, veniva annunciata a un convegno a Firenze la scoperta di quello che è tuttora considerato il primo pianeta extrasolare: un corpo gassoso, grande circa la metà di Giove (per questo verrà infatti chiamato Dimidium) attorno a 51 Pegasi, una stellina di taglia solare nella costellazione di Pegaso. L’annuncio venne dato da due astronomi svizzeri, Michel Major e Didier Queloz che per questa scoperta vennero insigniti del premio Nobel per la Fisica nel 2019.

Da allora le scoperte di esopianeti si sono succedute a ritmo impressionante e con differenti tecniche e oggi siamo arrivati a conoscere circa 6000 pianeti in orbita attorno ad altre stelle, come riportato nella cover story di questo numero. Ricordo l’emozione nel leggere quell’annuncio, che era atteso da tempo e che altre avvisaglie avevano in qualche modo anticipato (la scoperta di pianeti attorno a una pulsar nella costellazione della Vergine, l’annuncio poi smentito ma riconfermato anni dopo della presenza di un pianeta attorno a Gamma Cephei…). Insomma, i tempi erano maturi per quella scoperta.

Come forse lo sono oggi per un altro annuncio epocale, ancora più significativo: la possibile scoperta di altre forme di vita nel Sistema solare. Siamo tutti balzati sulla sedia il 10 settembre scorso, quando una teleconferenza della Nasa ha annunciato il possibile rinvenimento di biofirme in una roccia marziana da parte del rover Perseverance su Marte. Cioè, sostanze prodotte da antiche forme di vita sul Pianeta rosso (vedi la news pubblicata sul sito cosmo2050.com).

Poi si è capito che la notizia non era quella che davvero aspettavamo e che forse la Nasa aveva un po’ gonfiato la questione per attirare l’attenzione sulle necessità di finanziamento di missioni come Mars Sample Return che prevede di portare sulla Terra campioni marziani all’inizio del prossimo decennio e che Perseverance ha già iniziato a selezionare e mettere da parte. Riproponendo l’enfasi che a metà degli anni 90 accompagnò la notizia della possibile presenza di microbatteri fossili in una meteorite di origine marziana, poi mai del tutto né confermata né smentita. Anche allora in un’epoca di difficoltà finanziaria dell’ente spaziale americano. Come dire che il progresso scientifico avanza ma la storia può anche ripetersi.

SOMMARIO

 APPUNTAMENTI

ASTROSHOW 2025

A cura della redazione

 SPACE NEWS

NOTIZIE DAL COSMO

A cura della Redazione

 COVER STORY

ESOPIANETI PER TUTTI

di C. Guaita

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ALLE FRONTIERE DEL DARK UNIVERSE CON LE ONDE GRAVITAZIONALI

di M. Razzano

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UN SACERDOTE “SCONFINATO”

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 PERSONAGGI

GEOFFREY BURBIDGE, L’ALCHIMISTA DELLE STELLE

di G. Benegiamo

 CIELO

 FENOMENO DEL MESE

L’OPPOSIZIONE DI CERERE

di W. Ferreri

 CIELO DEL MESE

IL CIELO DI OTTOBRE

A cura di T. Magni

 OSSERVAZIONI

LE “FORME” DEL PROFONDO CIELO NEL CIGNO

di S. Albano

 SPAZIO

 LA LUNA E OLTRE

LA CONQUISTA CINESE DI MARTE

di C. Guaita

 SPACE ECONOMY                             

STUDIARE LE ORIGINI DELL’UNIVERSO CON RADIOLUNA

di A. Lo Campo

SPECIALE MUSK

NON SOLO SPAZIO PER ELON MUSK

di F. Massardo

 EXPERIENCES

 LE VOSTRE STELLE

LE FOTO DEI LETTORI

A cura di P. Stroppa

 ASTROFILI

IL NUOVO POLO ASTRONOMICO DI SORMANO

di D. Pezzella

 FUORI ORBITA

UNA BREVE PAUSA DURANTE LA LETTURA

a cura della Redazione

 EVENTI

EVENTI SOTTO IL CIELO DI OTTOBRE

A cura di A. Giordani

 RECENSIONI

I CONSIGLI DI COSMO2050

A cura di P. Caraveo, A. Lo Campo, P. Stroppa

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