Quello che si vede nell’immagine (ripresa dalla sonda Cassini) è Mimas, uno dei principali satelliti naturali di Saturno. È un’enorme palla di neve sporca con un diametro di 396 chilometri che lo porta al settimo posto fra i satelliti del Signore degli Anelli e al ventunesimo posto fra quelli del sistema solare. Il suo diametro ragguardevole crea increspature negli anelli di Saturno con la sua gravità, che ha generato la separazione fra gli anelli A e B del pianeta, la famosa Divisione Cassini.
Mimas, che orbita alla distanza di 185.539 km e fa un giro completo attorno a Saturno ogni 0,942 giorni, è il corpo celeste più piccolo che si conosca ad avere forma sferica a causa del proprio campo di gravità. In realtà, come spesso accade per i corpi celesti, non è una sfera perfetta ma un ellissoide con l’asse maggiore circa il 10% più lungo di quello minore. Questo è dovuto all’attrazione mareale di Saturno che lo stiracchia come se fosse una palla di cera.
Mimas ha una bassa densità, pari a 1,17 volte quella dell’acqua, e questo ci conferma che la sua composizione è soprattutto governata dal ghiaccio d’acqua, con una piccola quantità di roccia. Quello che salta subito all’occhio è il bernoccolo gigante che svetta sulla sua superficie, uno dei più grandi crateri da impatto su una delle lune rotonde più piccole di Saturno. Sembra decisamente un cratere da impatto generato da un corpo che l’ha quasi distrutto. Questo immenso cratere di 130 chilometri di diametro fu scoperto da Herschel nel 1789. Le pareti del cratere sono alte ben 5000 metri ed in alcune parti è profondo fino a 10mila metri rispetto alla superficie circostante! Al centro si trova un picco di materiale che si innalza per 6 chilometri al di sopra della base del cratere. Per paragone, un cratere sulla Terra che avrebbe le stesse proporzioni pianeta-voragine rispetto a quello di Mimas, coprirebbe una superficie maggiore di quella del Canada (circa 4000 chilometri!).
Sul lato opposto del satellite sono visibili alcune fratture causate dalle onde d’urto dell’impatto che hanno attraversato l’interno del corpo celeste. La parte restante della superficie di Mimas non è che sia liscia come una pesca, anzi, è ricca di crateri, con una distribuzione non uniforme. La maggior parte delle zone equatoriali e tropicali, infatti, è costellata di crateri più grandi di 40 chilometri di diametro, mentre nella regione polare meridionale generalmente mancano crateri più grandi di 20 km. Questo è probabilmente dovuto a qualche processo di natura geologica che potrebbe aver rimosso i crateri più significativi da tale regione.