Le comete sono oggetti affascinanti ed enigmatici. Nei tempi antichi, erano chiamate cometes (“dai lunghi capelli”) dai greci e stellae crinitae dai romani per la loro meravigliosa coda che le fa sembrare delle spose erranti col velo sulla chioma.
Dall’interpretazione aristotelica che le comete fossero un fenomeno dovuto al gas combusto negli strati alti dell’atmosfera, si approdò alla definizione di pianeti erranti, per poi arrivare alla definizione odierna che le vede come corpi celesti composti di gas e sostanze volatili aggregate a polvere e minerali, roccia e metallo. In particolare, il gas è prodotto da elementi come acqua, ammoniaca, anidride carbonica o metano.
Le comete che entrano a far parte del Sistema solare hanno orbite che arrivano al di là di quella di Nettuno, ma spesso quelle più spettacolari sono quelle che si avvicinano tanto da poter essere viste a occhio nudo. Esse, infatti, si spingono fino all’interno del Sistema solare e assumono spesso un’orbita fortemente ellittica.
Le comete sono caratterizzate da un nucleo più interno, dalla chioma attorno ad esso e da una coda. Il nucleo ha dimensioni di pochi chilometri e a ogni passaggio vicino al sole parte del suo materiale è strappato via dal vento solare e disperso nello spazio. Si può dire che la cometa si “consuma”. La coda può essere singola o doppia (una di gas e una di polveri). La coda di gas è più leggera e subisce l’influsso del vento solare e segue la direzione del campo magnetico locale. Interagendo con esso, non resta indietro lungo l’orbita ed ha sovente una forma dritta. È spesso composta di gas ionizzati, tra cui vapore acqueo, anidride carbonica, monossido di carbonio, ammoniaca, metano, formaldeide. La coda di polveri, più pesante e composta prevalentemente da silicati e carbonio, è sempre in direzione opposta a quella del Sole. Talvolta possiede una forma curva.
In questa immagine meravigliosa si vede l’evoluzione della coda della cometa 12P/Pons-Brooks. Questa cometa, detta “Cometa del diavolo” a causa della particolare forma della chioma che, nelle prime osservazioni, aveva assunto una caratteristica forma di corna, è una cometa periodica del Sistema solare che appartiene alla famiglia della cometa di Halley.
Le sue prime osservazioni risalgono al 1812, quando Jean-Louis Pons per primo ne scoprì le fattezze. Il suo periodo orbitale è stato determinato in 70,68 anni, Riscoperta accidentalmente da William Robert Brooks, la cometa fu battezzata cin entrambi i nomi ed è la n. 12 di cui sia stato determinato il periodo orbitale. Essa mostra una notevole stabilità nella sua ciclicità, fin dal 1740 e questo è dovuto anche al fatto che non ha avuto né sono previste significative interazioni coi pianeti del Sistema solare.
Vedi la mappa per osservare la cometa a questo link