Sua maestà Saturno secondo il Webb

by Marco Sergio Erculiani

Che cosa dà forma alla bellezza? Non esiste una definizione univoca, comune, uguale per tutti, nonostante esteti e studiosi di tutti i tempi abbiano cercato di racchiudere l’essenza stessa della bellezza. Essa è quello che piace, quello che più attrae. Esiste però una parte della bellezza che è uniformemente accettata da tutti ed è la simmetria. La natura lo sa bene, è l’artista più formidabile che esista. Plasma l’imperfetto donandogli perfezione. Ne è un esempio lampante Saturno. Nei cieli, questo pianeta si presenta con la sua bellezza devastante, impeccabile, granitica.

In questa immagine, Saturno appare estremamente scuro alla specifica lunghezza d’onda infrarossa con cui è stato osservato, 3,23 micron, poiché il gas metano assorbe quasi tutta la luce solare che illumina l’atmosfera. Tuttavia, gli anelli ghiacciati rimangono relativamente luminosi, conferendo un aspetto surreale al gigante dei ghiacci. L’immagine rivela anche dettagli intricati all’interno del sistema di anelli, dove le lune del pianeta come Dione, Encelado e Tetide fanno bella mostra di sé stesse.

Negli ultimi decenni, missioni come Pioneer 11 della NASA, Voyager 1 e 2, la sonda Cassini e il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA hanno osservato l’atmosfera e gli anelli di Saturno con dovizia di particolari. Oggi il telescopio spaziale James Webb ci dona un assaggio di ciò che è in grado di fare.

Questa immagine fa parte di una serie di riprese in cui gli astronomi sperano di identificare nuove strutture ad anello e forse anche nuove lune di Saturno. E’ possibile vedere bene le caratteristiche interne ed esterne degli anelli di Saturno, l’anello C scuro, l’anello B luminoso, la divisione Cassini stretta e scura e l’anello A medio-luminoso con lo spazio scuro di Encke vicino al suo bordo esterno. Inoltre, fuori dal bordo esterno dell’anello A, è possibile vedere un filamento stretto noto come anello F

Esistono anche altri anelli, più deboli, come il sottile anello G e l’anello E diffuso, che non sono visibili in questa immagine. Gli anelli di Saturno sono costituiti da un assortimento di frammenti rocciosi e ghiacciati, di dimensioni variabili da più piccoli di un granello di sabbia a grandi come alcune montagne sulla Terra.

Di recente, Webb, ha scoperto un pennacchio sostanziale che emana dal polo sud della luna Encelado e contiene particelle e abbondanti quantità di vapore acqueo, che contribuiscono all’anello E di Saturno.

Attualmente è estate nell’emisfero settentrionale di Saturno, mentre l’emisfero meridionale emerge dall’oscurità invernale. Tuttavia, il polo nord appare insolitamente scuro, a causa di un processo stagionale sconosciuto che colpisce gli aerosol polari.

La debole luminosità sul bordo del disco di Saturno potrebbe essere attribuita alla fluorescenza del metano ad alta quota o all’emissione dallo ione triidrogeno della ionosfera (H3+)”.

Una curiosità: gli anelli di Saturno hanno le montagne! Sono cime soffici, alte fino a 2,5 km sopra il piano degli anelli, che solitamente non si alzano per più di 10 metri.

Svettano dal bordo dell’anello B, proiettando lunghe ombre, queste montagne transienti, cumuli in continua evoluzione di particelle di anelli che rispondono alla gravità delle lune e delle formazioni ondulatorie indotte negli anelli.

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