Esplorazione spaziale: si rafforza la cooperazione Europa-USA

OGGI AL CENTRO ESA IN OLANDA SUMMIT TRA I CAPI DI NASA ED ESA

“Stiamo viaggiando nel cosmo come mai prima d’ora, e che si tratti della Stazione Spaziale in orbita terrestre bassa, della Luna attraverso le nostre missioni Artemis, di Marte e oltre, la partnership tra NASA ed ESA nel campo della scienza e dell’esplorazione ci mostra cosa è possibile fare quando lavoriamo insieme per sviluppare scienza e tecnologia all’avanguardia, e a beneficio dell’umanità”. E’ il commento di Bill Nelson, Amministratore della NASA (a sinistra nella foto, al tempo del suo volo Shuttle), nel corso del summit che si è tenuto in data odierna presso gli stabilimenti ESTEC dell’ESA con sede a Nordwijk , nei Paesi Bassi, per partecipare all’odierno Consiglio dell’ente spaziale europeo. I due Amministratori delle agenzie spaziali statunitense ed europea, si sono incontrati su invito del Direttore Generale dell’ESA, l’austriaco Josef Aschbacher (a destra nella foto). Ed è stata l’occasione per presentare ai media un riepilogo dell’attuale dibattito e della cooperazione in corso tra le due agenzie, con un importante sguardo al prossimo futuro. Oggi è stato siglato un accordo quadro per una partnership strategica sulla Scienza dei sistemi terrestri, nonché un memorandum di intesa sulla missione lunare Pathfinder.

Nelson e Aschbacher

Entrambi hanno una carriera in ambito spaziale di primo livello. Josef Aschbacher, nominato due anni fa a capo dell’ESA a conclusione del mandato di Johaan Woerner, è stato anche per lungo tempo Direttore del Centro italiano dell’ESA “Esrin” di Frascati, che è un’eccellenza a livello mondiale nell’ambito della raccolta ed elaborazione dati dai satelliti per il telerilevamento e dei “satelliti ambientali”. Proprio quello delle scienze della Terra e dei temi, sempre più di stretta attualità, dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, è stato uno dei focus odierni di discussione tra i due leader di ESA e NASA.

Bill Nelson, pur non essendo mai stato astronauta di professione, ha comunque avuto l’opportunità di compiere un volo spaziale: fu “ospite” a bordo del Columbia nella missione numero 24 del Programma Shuttle, del gennaio 1986, partita giusto due settimane prima di quella, purtroppo tragica, della navetta Challenger.

 “La NASA conta sulla cooperazione con l’ESA per promuovere l’esplorazione della Luna attraverso il programma Artemis. Il modulo di servizio europeo ESM è considerato come il ‘motore’ della navicella Orion destinata alla Luna con equipaggi, che fornisce ai nostri astronauti le capacità di manovra nello spazio, il supporto vitale e l’energia per trasportare in sicurezza i nostri astronauti sulla Luna e tornare a casa sulla Terra” – ha aggiunto.

Un europeo presto sulla Luna

La fornitura a lungo termine da parte dell’ESA di moduli di servizio per la navicella Orion: ne sono stati consegnati già tre, con forte partecipazione dell’industria italiana. Ed è già in vigore un accordo per far volare tre astronauti dell’ESA a bordo di Orion verso l’avamposto nello spazio profondo che i partner internazionali stanno costruendo, e che è noto come Gateway.

Questa partnership strategica sta ora preparando il terreno per il primo astronauta europeo ad atterrare sulla Luna: “Non vediamo l’ora che un astronauta dell’ESA si unisca a noi sulla superficie lunare”- ha confermato Nelson.

Una spedizione sulla superficie della Luna per un europeo potrebbe essere il vantaggio di nuovi contributi dell’ESA ad Artemis, e che potrebbero includere la consegna di carichi e infrastrutture sulla Luna da parte del modulo automatico di atterraggio europeo Large Logistic Lander (EL3) che prenderà il nome di Argonaut, servizi di comunicazione e navigazione attraverso il programma Moonlight, nonché scienza e tecnologia per l’esplorazione della superficie selenica. Questi progetti, tra gli altri, saranno discussi al Consiglio dei ministri dell’ESA che si terrà a Parigi il prossimo autunno.

Il GPS sulla Luna

Un altro passo fondamentale verso questa visione è stato concordato in un accordo firmato dal Direttore generale dell’ESA e dall’Amministratore della NASA sempre al Consiglio dell’ESA.

L’azienda britannica SSTL sta già costruendo Lunar Pathfinder, il primo satellite commerciale di telecomunicazioni lunare, disponibile per gli utenti di tutto il mondo. L’ESA ha firmato un accordo l’anno scorso per acquistare servizi da SSTL. In futuro, la NASA e l’ESA uniranno le forze: La NASA consegnerà Lunar Pathfinder in orbita lunare attraverso l’iniziativa Commercial Lunar Payload Services e l’ESA fornirà alla NASA l’accesso alle telecomunicazioni lunari. Inoltre, sempre nell’ambito di una collaborazione ESA-NASA, verranno effettuati dei test di utilizzo di segnali di navigazione satellitare tramite laser per misurare per la prima volta un posizionamento satellitare in orbita lunare.

Questi test saranno un passo importante verso Moonlight, la cui visione è quella di creare una rete di satelliti di comunicazione e navigazione a supporto dell’esplorazione lunare, proprio come oggi navighiamo utilizzando Galileo e il GPS sulla Terra.

Marte sempre un grande obiettivo

Alla ricerca di segni di vita marziana biologica passata, la missione ExoMars 2022 sarebbe dovuta partire verso il Pianeta Rosso entro l’autunno, ma il lancio è stato cancellato a causa dell’invasione russa all’Ucraina e alle conseguenti sanzioni. Nonostante nelle ultime ore vi sia stata da parte russa la proposta di riprendere in mano la missione, e di ritardarla così solo fino al 2024, l’ESA sta seriamente valutando proprio con la NASA di cooperare con un nuovo profilo di missione da lanciare non prima del 2026, della sonda che reca a bordo il rover ExoMars “Rosalind Franklin“.

“Approfondendo la nostra partnership nell’esplorazione di Marte, che comprende anche l’innovativa campagna Mars Sample Return, la NASA sta pensando al modo migliore per sostenere i nostri amici europei nella missione ExoMars” – ha detto Bill Nelson.

“Nel frattempo, continueremo a lavorare insieme per perfezionare l’architettura di Mars Sample Return” – ha aggiunto Josef Aschbacher . Gli Stati membri dell’ESA discuteranno ulteriormente la strada da seguire per Rosalind Franklin durante la prossima riunione del Consiglio, prevista in luglio.

Uno sguardo sempre più attento alla Terra

L’ESA e la NASA hanno anche firmato un accordo quadro per una partnership strategica nella scienza del sistema terrestre. Le due agenzie intendono portare avanti un programma per una risposta globale ai cambiamenti climatici, attraverso il monitoraggio della Terra e del suo ambiente con sforzi congiunti nelle osservazioni, nella ricerca e nelle applicazioni delle scienze della Terra, a sostegno delle misure di adattamento e mitigazione.

Questa partnership strategica senza precedenti stabilisce lo standard per la futura collaborazione internazionale e garantisce che i dati provenienti dai satelliti di osservazione della Terra siano utilizzati al meglio, per promuovere la scienza e, in ultima analisi, portare il massimo beneficio all’umanità.

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