Una nuova identità per Betelgeuse

SECONDO NUOVI STUDI, LA SUPERGIGANTE ROSSA DI ORIONE È PIÙ VICINA, PICCOLA E GIOVANE

betelgeuse

Per quanto Betelgeuse sia facilmente identificabile nel cielo stellato come la spalla rossa del gigante Orione, per gli astronomi è sempre stato un astro sfuggente.

La sua natura di supergigante rossa la rende ben lontana dall’idea di stella che ci si potrebbe fare guardando il nostro Sole: piuttosto che una brillante sfera (quasi del tutto) liscia, si tratta infatti di un blob pulsante, senza un preciso confine con l’ambiente che lo circonda.


Per questa ragione, le misure di Betelgeuse (e di conseguenza la sua distanza, luminosità ed età) sono sempre state incerte. Una nuova ricerca pubblicata sull’Astrophysical Journal ha ora fornito un identikit completo, attingendo da nuove fonti (i dati delle ultime fluttuazioni di luminosità di Betelgeuse e le osservazioni dello strumento Smei a bordo del satellite Coriolis) e utilizzando diversi modelli matematici (sismici e idrodinamici). 

Dai risultati della ricerca, si tratta di una stella con un raggio di circa 764 raggi solari, una massa compresa tra 16,5 e 19 masse solari, e posizionata a 548 anni luce da noi.


“Betelgeuse ha affascinato a lungo gli scienziati”, ha dichiarato Meridith Joyce, astrofisica dell’Australian National University e responsabile della ricerca, “ma ultimamente si sta comportando in modo strano“.

La ricercatrice australiana si riferisce a due recenti episodi in cui la luminosità di Betelgeuse è calata sensibilmente: “Sappiamo che il primo evento di oscuramento è stato causato da una nuvola di polvere (figura) e abbiamo scoperto che il secondo e più piccolo evento era probabilmente dovuto alle pulsazioni della stella“. Si tratta di onde di pressione (onde sonore) innescate dalle attività di fusione nucleare della stella stessa.

Betelgeuse

“Al momento sta bruciando elio nel suo nucleo, il che significa che non sta per esplodere“, ha aggiunto la Joyce. Una notizia cattiva per astronomi e astrofili: passeranno almeno altri 100 mila anni prima che la stella esploda in supernova.

Ma non disastrosa: anche alla luce della nuova distanza (il 75% delle precedenti stime), Betelgeuse è comunque troppo lontana perché la sua morte possa essere pericolosa per la vita sulla Terra.

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