Secondo uno studio condotto da due astronomi del Regno Unito ,la Terra e l’intera Via Lattea potrebbero trovarsi all’interno di un enorme vuoto cosmico, in cui lo spazio si espande più velocemente rispetto alle regioni circostanti dell’Universo. Questa ipotesi potrebbe rappresentare una soluzione alla cosiddetta “tensione di Hubble”.
La tensione di Hubble
Ricordiamo che la “costante di Hubble“, che misura della velocità di di espansione dell’Universo, può essere determinata in due modi differenti: il primo si basa sulla distanza degli oggetti celesti e sulla loro velocità di allontanamento da noi; il secondo utilizza il fondo cosmico a microonde (Cmb) emesso dall’Universo primordiale. Il problema è che le misurazioni basate sul Cmb forniscono un valore della costante inferiore rispetto a quello ottenuto osservando l’Universo locale. Entrambi i valori sono misurati e confermati con precisione, quindi il problema non risiede nelle incertezze di misura. Questa misteriosa discrepanza è nota come “tensione di Hubble”.
L’ipotesi del grande vuoto
Diverse ipotesi sono state proposte per risolvere questa tensione, come quella dell’Universo in rotazione (vedi la news a questo link). Adesso è la volta del “grande vuoto“. Se ci trovassimo in una regione con densità inferiore alla media (il punto verde nell’immagine di apertura), la materia si allontanerebbe da noi a causa della maggiore gravità esercitata dalle regioni circostanti più dense, come indicato dalle frecce rosse.
“Una possibile soluzione a questa discrepanza è che la nostra Galassia si trovi vicino al centro di un grande vuoto locale”, spiega Indranil Banik dell’Università di Portsmouth. “Ciò causerebbe un’attrazione gravitazionale della materia verso l’esterno del vuoto, a maggiore densità. Man mano che il vuoto si svuota, la velocità degli oggetti che si allontanano da noi sarebbe maggiore rispetto a quella che si avrebbe se il vuoto non ci fosse. Questo dà quindi l’impressione di un tasso di espansione locale più rapido”.
In effetti, i “grandi vuoti” sono diffusi nella struttura cosmica a grande scala: il cosmic web appare simile a una spugna, con bolle quasi vuote circondate da filamenti di materia più densi, costituiti dai grandi ammassi di galassie e dalle nubi cosmiche di gas .
Se questa ipotesi è valida, la Terra e il Sistema solare si trovano all’interno di un “vuoto” di circa un miliardo di anni luce di raggio, con una densità di circa il 20 per cento inferiore alla media dell’Universo nel suo complesso. Il conteggio diretto delle galassie nel vicino infrarosso sostiene questa ipotesi, poiché la densità dell’Universo locale sembra essere inferiore rispetto a quella delle regioni limitrofe.