UN FANTASMA BLU VERSO LA LUNA

A bordo l’innovativo sistema italiano LuGRE per la navigazione satellitare

by Antonio Lo Campo

Viaggia verso la Luna alla velocità di 12 chilometri al secondo. Ed è uno dei dieci apparati tecnologici che si trovano sul modulo lunare automatico Blue Ghost, cioè il “Fantasma blu”, che un razzo Falcon 9 di Space X ha spedito verso la Luna alle 7,11 (l’1 e 11 ora della Florida), di mercoledì scorso, e che scenderà sulla superficie selenica a fine marzo. Lo strumento, un sofisticato ricevitore per segnali di tipo Gnss, è stato progettato e realizzato in Italia dall’Asi, Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con la Nasa.

Una ricostruzione grafica della sonda Blue Ghost che, tramite l’apparato LuGRE dialoga con i dati delle reti Gnss , Gps e Galileo terrestri

La missione, chiamata Blue Ghost perché destinata a operare nella notte lunare, in realtà è una missione doppia. Verso la Luna infatti, viaggiano due lander, quindi due moduli di allunaggio privati: uno di questi, è realizzato dalla società giapponese Ispace, che è al suo secondo tentativo di atterraggio lunare. Il primo, andò male. La Ispace inviò infatti il lander Hakuto-R da 1000 chilogrammi nell’aprile 2023, ma un sensore collegato a un altimetro non riconobbe il bordo di un cratere e la sonda si schiantò. Questa volta, il lander, denominato Resilience, tenterà la discesa, tra quattro mesi, nel Mare Frigoris (“Mare del Freddo”), una grande pianura basaltica situata 60,5 gradi a nord dell’equatore della Luna.

L’apparato tutto made in Italy si chiama LuGRE ed è destinato a diventare una componente integrante dell’ormai prossimo sistema di posizionamento e navigazione satellitare per la Luna, quando la Luna comincerà a essere popolata dagli astronauti e da rover automatici e sarà necessario far comunicare tra loro le sonde, i satelliti in orbita lunare, e la stazione abitata Gateway Lunar Platform.

Fabio Dovis, ricercatore e professore del Dipartimento di Elettronica e TLC del Politecnico di Torino

Nel frattempo, lo scopo di questa missione è di catturare i segnali dei satelliti di radio-navigazione GPS e Galileo oltre le loro orbite, durante il viaggio Terra-Luna, poi in orbita lunare e infine dalla superficie lunare stessa. È stato realizzato dall’azienda veneta Quascom con il Politecnico di Torino che sarà il centro di terra che ne raccoglierà ed elaborerà i dati: “Lugre è un ricevitore lungo circa 25 centimetri e del peso di 1 chilogrammo e mezzo – ci dice Fabio Dovis, del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni, che guida il team del Politecnico per la realizzazione dello strumento e il gruppo che lavora con la Nasa per la ricezione a terra del dati – Ha un’antenna ad alto guadagno e un sofisticato amplificatore, e disporrà di 15 ore di sperimentazioni”. Il Dipartimento di cui fa parte Dovis è noto a livello internazionale per le competenze nell’elaborazione e studio dei segnali dei satelliti di posizionamento Gnss : “Il nostro team, chiamato NavSas, grazie alle esperienze acquisite è tra i primi al mondo per la rete europea di navigazione satellitare Galileo. Ora, ci spostiamo verso la Luna, con nuove sfide e nuovi record”. Dovis ci parla infatti dal Centro Goddard della Nasa, nel Maryland, dove sta seguendo le prime, delicate fasi della missione, e il rilascio della sonda Blue Ghost, assieme alla giapponese Resilience dal secondo stadio del razzo: “Gli obiettivi? Ricevere segnali Gnss sulla Luna, restituire dati e caratterizzare l’ambiente del segnale Gnss lunare, dimostrare la navigazione e stima del tempo utilizzando i dati raccolti durante la missione e sulla Luna; e utilizzare tali dati per supportare lo sviluppo di ricevitori specifici per l’uso lunare”.

“Inizia un viaggio davvero sfidante per LuGRE e per l’Italia, a conferma del ruolo sempre più preponderante del nostro Paese per agevolare – sottolinea il presidente dell’Asi, Teodoro Valente – la presenza umana nella nuova esplorazione lunare. Una nuova missione che va a rafforzare i rapporti strategici con gli Stati Uniti e con la Nasa. LuGRE è chiamato a testare strumentazione e capacità di navigazione sfidanti con l’obiettivo di infrangere il Guinness world record, attualmente in vigore, posto a metà strada tra Terra e Luna: nessuno fino ad oggi ha mai osato queste distanze. L’esperimento scientifico dell’Asi aprirà la strada ai futuri sistemi di navigazione per l’esplorazione permanente sul nostro satellite naturale, testimoniando ancora una volta tutta la capacità del nostro settore spaziale con l’offerta di un made in Italy e di una ricerca a livelli elevati e in grado di dare risposte tecnologicamente avanzate e senza eguali. Il 2025 si apre, decisamente, sotto il segno della Luna. Buona navigazione Lugre”.

E nel frattempo, nella giornata del 17 gennaio, LuGRE ha già ottenuto un primo, importante risultato. Per la prima volta nella storia, è stato acquisito un segnale Gnss a 40 raggi terrestri, superando i 200mila km dalla Terra, limite stabilito dalla Nasa in precedenza. Fino ad oggi non era mai stato acquisito il segnale Galileo oltre l’orbita terrestre.

Nella foto di apertura:  La sonda Blue Ghost in preparazione per il lancio, a Cape Canaveral

 

 

 

 

You may also like

Leave a Comment

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?
-
00:00
00:00
Update Required Flash plugin
-
00:00
00:00