Con il solito, impeccabile lancio, e successivo atterraggio e recupero del primo stadio, un razzo Falcon 9 si è lanciato ieri sera (le 23,25 ora italiana) dalla base californiana di Vandenberg, in una fitta foschia, per dare il via alla missione detta “Transporter 14”.
Nell’ogiva del Falcon 9 c’erano un carico di ben 70 payload, compresi i sette satelliti italiani della costellazione “Iride”. Tutto è andato alla perfezione, compreso il rilascio dei satelliti, costruiti in Italia, e seguiti e gestiti a terra, oltre che realizzati, a San Mauro torinese presso lo “Space Park” di Argotec. E si tratta di un primato per l’Italia e l’Europa: il lancio simultaneo di sette satelliti appartenenti a una stessa costellazione istituzionale. A realizzarlo, per il programma voluto dal Governo italiano e coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è Argotec, uno dei protagonisti industriali del programma. Poche ore dopo il lancio, è stato acquisito il segnale dei satelliti, operazione seguita dal Mission Control Center di Argotec.
La costellazione satellitare IRIDE è finanziata con un investimento da oltre un miliardo di euro provenienti dai fondi del PNRR, affiancati da fondi nazionali. Si tratta di una “costellazione di costellazioni”, composta da satelliti eterogenei per tecnologia e capacità, destinati al monitoraggio di eventi naturali, all’osservazione dei cambiamenti climatici e alla mappatura di infrastrutture critiche per la sicurezza. L’obiettivo è quello di realizzare la più importante costellazione italiana per l’osservazione della Terra, nonché una delle più ampie in Europa. L’Italia conferma la sua eccellenza nel settore spaziale, dotandosi di uno strumento strategico, autonomo e ad alta risoluzione.
I nuovi satelliti HEO, (Hawk for Earth Observation) si uniscono a Pathfinder, il primo satellite della costellazione IRIDE, lanciato lo scorso 14 gennaio. Proprio Pathfinder ha scattato la prima immagine della missione – una veduta del centro di Roma – presentata durante una conferenza stampa presso ESA-ESRIN insieme ai vertici di ESA e ASI e Argotec. I satelliti HEO sono stati realizzati da Argotec in tempi record: un successo di tanti giovani che ha prodotto risultati concreti: “È una grande soddisfazione – afferma David Avino, CEO e fondatore di Argotec – assistere a distanza di pochi mesi a un nuovo lancio. Le incognite sono sempre molte, soprattutto se ci sono così tante variabili: produzione, timing, trasporto, test, lancio, tutto moltiplicato per sette, come i satelliti che sono partiti oggi. Entro il 2026, Argotec è pronta a realizzarne fino a 25, tutti dotati di sensori ottici multispettrali in grado di acquisire immagini in diverse lunghezze d’onda, sia nel visibile e nel vicino infrarosso”.
“Siamo orgogliosi di annunciare il successo del lancio dei satelliti della costellazione satellitare HEO (Hawk for Earth Observation) di IRIDE – afferma Simonetta Cheli, Direttrice dei programmi di Osservazione della Terra ESA e del centro di ESA ESRIN – La prima costellazione di IRIDE si materializza con il lancio di questi satelliti che si aggiungono a Pathfinder già lanciato a gennaio. Questo traguardo rappresenta un passo importante per il programma IRIDE, i cui dati satellitari potranno supportare la tutela del nostro pianeta, la gestione delle risorse e la sicurezza globale. Questo è un altro importante passo, ma voglio ricordare che presto nuove costellazioni di IRIDE, realizzate da altri gruppi industriali, saranno inviate nello spazio, ampliando ulteriormente le capacità del programma. Con questa missione, dimostriamo ancora una volta la capacità di mettere la tecnologia al servizio dell’umanità per supportare le sfide più urgenti”.
“Comincia a prendere forma in orbita la costellazione Iride. È un traguardo rilevante, di cui siamo molto fieri, per l’importanza strategica – ricorda il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente – che il progetto ha su diversi fronti. In primo luogo, per lo stato di salute del nostro pianeta: le attività legate alla costellazione potranno contare su nuovi e potenti “occhi” dallo spazio, che ci aiuteranno a proteggere, studiare i cambiamenti climatici e difendere il delicato equilibrio del nostro ecosistema. È un risultato importante anche perché testimonia il livello di competenza e consolidamento raggiunto dalla nostra filiera, che ha saputo realizzare in tempi record un programma sfidante e complesso”.
Sette satelliti della rete “Iride” sono in orbita. Costruiti in Italia e coordinati da Torino
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