Il Minor Planet Center (Mpc) ha confermato la natura cometaria della cometa scoperta lo scorso 1 aprile da Michael Mattiazzo, dopo aver analizzato le immagini ottenute dallo strumento Swan (Solar Wind Anisotropies) del Solar and Heliospheric Observatory (Soho). La cometa è stata designata con la sigla C/2025 F2 e passerà al perielio il prossimo 1 maggio a una distanza di 0,33 Unità astronomiche dal Sole.
In questi giorni la cometa, già battezzata la Cometa di Pasqua, sta attraversando il Quadrilatero di Pegaso ed è stimata di magnitudine 7,5 / 8,0. È visibile al mattino in direzione nord-est, bassa rispetto alla linea all’orizzonte. Il 13 aprile passerà molto vicino alla brillante stella Alpheratz (Alpha Andromedae), passando quindi dalla costellazione di Pegaso a quella di Andromeda.
A partire dalla fine di aprile, la cometa sarà visibile in prima serata e potrà essere rintracciata più facilmente aiutandosi con un piccolo binocolo a causa della scarsa elongazione dal Sole. Durante la prima settimana di maggio sarà rintracciabile bassa sull’orizzonte in direzione nord-ovest, nei pressi dell’ammasso aperto delle Pleiadi nel Toro, vicino al quale transiterà il 2 maggio. Poi si dirigerà verso la brillante Aldebaran nel Toro, che raggiungerà tra il 6 e il 7 maggio.
Per quanto riguarda la magnitudine massima che potrà raggiungere è ancora un po’ presto per sbilanciarsi, ma nel periodo di massimo fulgore dovrebbe superare facilmente la soglia minima di visibilità a occhio nudo (sotto cieli bui), attestandosi ad un valore prossimo alla quarta grandezza.
Dati e curva di luce aggiornata in diretta della cometa sono disponibili a questo link.
In apertura, la cometa fotografata da Graziano Ventre prima dell’alba del 6 aprile, quando era ancora nella pagina del Moc delle comete da confermare, dall’osservatorio L06 Sormano2, Bellagio Via Lattea. N. 15 pose da 40 sec a 14 gradi sull’orizzonte.
