I BRILLAMENTI DEL BUCO NERO NEL SAGITTARIO

Scoperti grazie al telescopio spaziale James Webb

by Piero Stroppa

Un team di astrofisici coordinato dalla Northwestern University ha rivelato un’attività luminosa incessante e spettacolare del buco nero supermassiccio Sagittarius A* situato al centro della Via Lattea.

La scoperta è stata possibile grazie al telescopio spaziale James Webb della Nasa utilizzando la camera NirCam nel vicino infrarosso.

I ricercatori hanno scoperto che il disco vorticoso di gas e polvere, ovvero il disco di accrescimento che orbita attorno al buco nero emette un flusso costante di brillamenti (flare) senza periodi di riposo. Mentre alcuni sono solo deboli sfarfallii della durata di pochi secondi, altri sono eruzioni luminose e abbaglianti, che si sprigionano quotidianamente. Ci sono anche guizzi più deboli che durano mesi e mesi.

Questa nuova ricerca potrebbe aiutare i fisici a comprendere meglio la natura fondamentale dei buchi neri, il modo in cui interagiscono con l’ambiente circostante e la dinamica e l’evoluzione della nostra Galassia.

Il Webb ha offerto ai ricercatori immagini per un totale di 48 ore, riprese a intervalli di 8-10 ore. In questo modo gli scienziati hanno potuto seguire i cambiamenti del buco nero nel tempo.

Sebbene non siano ancora del tutto chiari i meccanismi in gioco, questi fenomeni vengono paragonati ai brillamenti solari, anche se si tratta di fenomeni più estremi perché l’ambiente intorno a un buco nero è molto più energetico. Questo grandi brillamenti luminosi vengono associati a eventi di riconnessione magnetica, processi in cui due campi magnetici si scontrano, rilasciando energia sotto forma di particelle accelerate. Viaggiando a velocità prossime a quella della luce, queste particelle emettono brillanti esplosioni di radiazioni.

 

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