I pianeti delle pulsar sono stati i primi mondi scoperti al di fuori del Sistema solare, pochi anni prima del famoso 51 Pegasi b, il primo esopianeta orbitante in trono a una stella “normale”. Eppure, i pianeti delle pulsar sono oggetti molti esotici ed estremamente rari. Possono avere orbite molto stabili e masse variabili da pochi decimi di quella terrestre fino a quella di un gigante gassoso come Giove. Alcuni sono dei “pianeti diamante”, corpi ricchi di carbonio trasformato nel prezioso minerale dalle alte pressioni.
Psr J0337+1715 Ab è uno di questi strani mondi, scoperto nel 2022 da un team di scienziati del Cnrs (Centre national de la recherche scientifique) di Parigi.
Situato a 4200 anni luce da noi nella costellazione del Toro, potrebbe essere il più piccolo esopianeta mai scoperto fino a oggi. Orbita intorno alla pulsar che appartiene a un sistema triplo di stelle molto compatto (si estende per circa una Unità astronomica), dove le altre due stelle sono nane bianche.
Le pulsar irradiano dai loro poli dei fasci di onde radio a intervalli regolari che vengono rilevati dai radiotelescopi. Essendo “orologi cosmici” estremamente precisi, le minuscole variazioni nei tempi di arrivo di questi segnali radio possono rappresentare l’indizio della presenza di un pianeta in orbita attorno a loro.
Il radiotelescopio di Nançay, in Francia, ha registrato un ritardo nei tempi di arrivo degli impulsi radio di soli quattro microsecondi dalla pulsar Psr J0337+1715, che è stato interpretato come l’effetto della presenza di un pianeta. Secondo i calcoli dei ricercatori, questo pianeta orbita attorno alla pulsar con un periodo di circa nove anni terrestri, mentre la sua massa sarebbe circa la metà di quella della nostra Luna.