COLTIVARE ORTAGGI NELLO SPAZIO CON MICROX2

Un container hi-tech per coltivare micro-ortaggi in condizioni spaziali, realizzato nell’ambito del progetto italiano Microx2

by Antonio Lo Campo

Quella della coltivazione di ortaggi nello spazio è una delle nuove, grandi frontiere della scienza collegate all’esplorazione spaziale. Dalla lattuga rossa coltivata e poi consumata a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss) nel 2015 dall’astronauta Scott Kelly, di passi in avanti ne sono stati fatti molti.

Anche in Italia si procede spediti con nuove iniziative (vedi l’articolo sulla Space farming, Cosmo2050 n. 52). La più recente riguarda un container hi-tech per coltivare micro-ortaggi in condizioni spaziali, realizzato nell’ambito del progetto Microx2, finanziato dall’Agenzia spaziale italiana, e coordinato dall’Università Federico II di Napoli con Enea, il Consiglio nazionale delle ricerche e l’Università Tor Vergata di Roma. Grazie a sistemi avanzati di irrigazione, illuminazione e monitoraggio smart sviluppati da Enea, il sistema ottimizza alcune risorse naturalmente limitate nello spazio, come acqua ed energia, garantendo la produzione di cibo fresco e nutriente per missioni di lunga durata. In figura, una serra per ortaggi in funzione sulla Iss.

 

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