Un salto nel futuro, che parte da un passato di grandi successi in ambito spaziale. Torino si lancia nella prossima esplorazione dell’uomo nel cosmo, con molti progetti che vedono protagoniste le aziende di punta. E nel frattempo li illustra al grande pubblico, con una mostra inaugurata in Piazza Vittorio Veneto, dal titolo Exploring Moon to Mars (“Esplorando la Luna verso Marte”), che sarà visitabile dal 23 novembre all’1 dicembre.
La rassegna, ospitata in una struttura a forma di grande igloo, segue in modo circolare tutto il percorso dai primi astronomi che osservarono Marte, e fino ai progetti attuali e futuri di ritorno alla Luna ed esplorazione marziana, passando attraverso le epiche imprese degli anni Sessanta e Settanta. Alla mostra, inaugurata con taglio del nastro da Teodoro Valente, presidente dell’ASI e dalla vicesindaco di Torino, Michela Favaro, collaborano le realtà spaziali più importanti del territorio, come Thales Alenia Space, e il centro spaziale Altec di Corso Marche.
Partendo da Galileo e da Schiaparelli, il percorso espositivo illustra tutte le conoscenze su Luna e Marte che l’astronautica ci ha regalato dagli anni Sessanta, attraverso i dati e le immagini di missioni storiche come quelle delle sonde Luna, Viking e Sojourner, fino alle missioni Apollo con i suoi sei sbarchi di 12 astronauti, ai rover Curiosity e Perseverance.
La mostra sarà visitabile gratuitamente dalle scuole, in gruppi di 20-25 studenti, da oggi 24 novembre al 1° dicembre 2023, nei giorni feriali, con turni di 1 ora nella fascia oraria 10-13.
E nel frattempo, Thales Alenia Space ha celebrato sempre nella giornata del 23 novembre, i 40 anni dal lancio del primo modulo Spacelab: “E’ stato l’inizio del grande successo della nostra azienda e per Torino nell’ambito dei moduli spaziali abitati – dice Walter Cugno, vicepresidente del Dominio Esplorazione Spaziale di Thales Alenia Space – Da quel primo modulo pressurizzato per lo Space Shuttle, la Nasa ci ha sempre dato piena fiducia, ed è da quel successo europeo e italiano che poi sono nati i moduli per la Stazione spaziale internazionale, grazie agli accordi con Nasa e Asi, e poi il presente e futuro con i moduli della stazione Gateway che orbiterà attorno alla Luna”.
Nato da un’idea di Ernesto Vallerani, presidente per anni di Aeritalia dapprima, e poi di Alenia Spazio, ingegnere milanese e torinese di adozione presente all’evento, lo Spacelab era un modulo dell’Agenzia spaziale europea che effettuò molte missioni nella stiva dello Shuttle e la cui struttura principale e i sistemi termici vennero realizzati a Torino. E da allora, l’eccellenza in ambito di strutture per astronauti, è proseguita e prosegue ora oltre la Terra e anche con un habitat sulla superficie lunare, il cui sviluppo è stato proprio nei giorni scorsi affidato all’azienda joint venture tra Thales e Leonardo: “Erano anni bui per l’Italia e per l’Europa spaziale” – ricorda Vallerani – “Non vi era un programma chiaro e non si capiva bene dove volessimo andare. Non fu facile, ma riuscimmo nell’impresa di realizzare Spacelab, e da quel momento non solo l’Italia, ma anche l’Europa spaziale ha avuto quello slancio che ha portato ai grandi successi di oggi nell’ambito dei moduli abitati e degli habitat spaziali”.