I primi fenomeni celesti di dicembre

IN ATTESA DI COSMO N. 45 (DICEMBRE 2023), UN’ANTICIPAZIONE DEI PROSSIMI EVENTI

30 NOVEMBRE / 1 DICEMBRE: NOTTE DI LUNA NEI GEMELLI

Nella notte che separa il 30 novembre dal 1° dicembre, un’ora dopo il termine del crepuscolo serale, sull’orizzonte orientale si va alzando la Luna gibbosa calante, quasi completamente illuminata dal Sole, accompagnata alcuni gradi a “sinistra” dalla luminosa coppia costituita da Castore e Polluce, i due gemelli Dioscuri che danno il nome all’intera costellazione.

Il nostro satellite naturale va progressivamente avvicinando Polluce, raggiungendo la minima separazione apparente di 1°,8 alle 4:11; la congiunzione in Ascensione Retta si verifica invece alle 5:51, con il cielo che va rischiarando per l’approssimarsi dell’alba.

1/2 DICEMBRE: LA LUNA OCCULTA TRE STELLE NEL CANCRO

La notte tra il 1° e il 2 dicembre la Luna gibbosa calante, illuminata all’80%, occulta tre stelle relativamente luminose appartenenti alla costellazione zodiacale del Cancro. A partire dalle 22:41 (CT) di Tempo Civile, scompare dietro il bordo lunare illuminato dal Sole la stella 28 Cancri (mag. +6,1), che riapparirà sul lembo oscuro del disco lunare dalle 23:31 (AO).

Segue, alle 0:19 (CA e CT) del 2 dicembre, la scomparsa di Upsilon1 Cancri (mag. +5,7), visibile dall’Italia centro-meridionale e radente per alcune zone di Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna; la riapparizione è prevista a partire dalla 1:03 (FI).

È invece osservabile solamente dalla Sicilia e parte di Calabria e Sardegna, dove per alcune zone risulterà essere radente, la terza occultazione che coinvolge Upsilon2 Cancri (mag. +6,3), nascosta dal disco lunare dalla 1:27 alle 2:06 (CT).

3/4 DICEMBRE: LUNA E REGOLO

A partire dalle 22:30 TC il cielo notturno è rischiarato dalla luminosa presenza della Luna gibbosa calante, un giorno prima dell’Ultimo quarto, nella costellazione zodiacale del Leone, inizialmente bassa sull’orizzonte orientale.

Il nostro satellite naturale va progressivamente avvicinandosi a Regolo, con cui è in congiunzione in Ascensione Retta, 3°,8 a nord di Alfa Leonis, alle 00:54 del giorno 4, ma la distanza che li separa continua a diminuire, toccando il valore di 3°,3 tra le luci dell’alba che vanno intensificandosi. La minima separazione angolare di 3°,2 viene raggiunta pochi minuti prima della levata del Sole con il cielo rischiarato a giorno.

5-11 DICEMBRE: MASSIMA VISIBILITÀ SERALE DI MERCURIO

Per tutta la prima metà di dicembre, il pianeta più interno del Sistema solare risulta osservabile, pur con qualche difficoltà, in prossimità dell’orizzonte sud-occidentale tra le luci del tramonto. Il giorno 4 raggiunge la massima elongazione orientale di 21°,3, mentre l’8 dicembre raggiunge la massima altezza sull’orizzonte di 6°,3 al termine del crepuscolo civile, con il Sole 6° sotto l’orizzonte stesso.

Il periodo di miglior visibilità si estende fino al giorno 14, con Mercurio che cala dopo il termine del crepuscolo nautico; nelle sere successive la sua luminosità, in rapida diminuzione, lo rende sempre più difficile da osservare. Per ammirare il pianeta è indispensabile un cielo limpido e un orizzonte libero da ostacoli.

7 DICEMBRE: OCCULTAZIONE DI ETA VIRGINIS

Un’occultazione di un certo interesse è quella che si verifica nelle prime ore del giorno 7: la Luna in fase calante e illuminata per il 33%, occulta la stella Eta Virginis, di magnitudine +3,9. La scomparsa avviene sul bordo lunare illuminato dal Sole a partire dalla 01:43 (Roma), ma – dato che il nostro satellite naturale si trova in prossimità dell’orizzonte orientale o ancora di là da levare – risulta osservabile soltanto dalle regioni sud-orientali della Penisola.

La riapparizione da dietro il lembo lunare oscuro è invece visibile senza difficoltà da tutto il Paese tra le 2:41 (Cagliari) e le 2:48 (Lecce e Trieste).

8-9 DICEMBRE: LUNA, VENERE E SPICA ALL’ALBA

Venere si sposta rapidamente tra le stelle della Vergine a est di Spica e nelle prime ore del 9 dicembre transita 42’ a sud della stella di 4a magnitudine Kappa Virginis.

Negli stessi giorni la costellazione viene attraversata dalla falce calante della Luna: la mattina dell’8 il nostro satellite naturale è visibile 5°,5 a nord-ovest di Alfa Virginis; la congiunzione in Ascensione Retta si verifica però nelle ore pomeridiane e non è direttamente osservabile. La mattina seguente la Luna si è spostata 7°,5 a est di Spica, mentre 5° a “destra” spicca la brillante scintilla di Venere, con cui è in congiunzione nelle ore seguenti.

12 DICEMBRE: L’ASTEROIDE (319) LEONA OCCULTA BETELGEUSE

Tra gli eventi astronomici meno frequenti cui è possibile assistere, come in questo caso, anche a occhio nudo, vi sono le occultazioni di stelle luminose da parte di un asteroide. La notte del 12 dicembre, alle 02:13 di Tempo Civile, la luminosa stella di 1a magnitudine Betelgeuse verrà occultata dal pianetino (319) Leona (magnitudine +13,8).

Le migliori stime del diametro di Leona variano tra 40 e 70 km, che alla distanza a cui verrà a trovarsi corrispondono a una dimensione angolare paragonabile, se non lievemente inferiore, a quella di Alfa Orionis: in questo caso si potrebbe assistere a un’occultazione “parziale/anulare”. Le previsioni più aggiornate indicano che la fascia di visibilità dell’occultazione, da dove sarà possibile ammirare per qualche istante il gigante Orione senza la sua brillante “spalla destra” attraversa la Calabria settentrionale, passando a sud della città di Castrovillari.

È possibile trovare aggiornamenti sull’evento nelle pagine dedicate del sito www.astrocampania.it

14/15 DICEMBRE: MASSIMO DELLE GEMINIDI

La notte tra il 14 e il 15 dicembre si verifica il massimo di attività delle Geminidi, uno degli sciami annuali più attivi e costanti, con valori dello Zhr superiori al centinaio di meteore all’ora. Il radiante sorge al tramonto del Sole e risulta visibile per l’intera notte. Il picco teorico di attività dovrebbe verificarsi nelle ore serali del 14 dicembre, ma l’attività è generalmente elevata per molte ore prima e dopo il massimo.

Quest’anno le osservazioni potranno essere condotte in condizioni ideali grazie alla totale assenza della Luna.

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