Il Sole fra macchie, granuli e altre trame

LE RIPRESE AD ALTA RISOLUZIONE DEL NUOVO TELESCOPIO SOLARE ALLA HAWAII

Plasma caldo che sale in "bolle" luminose e convettive (granuli), prima che si raffreddi e affondi nelle corsie scure e intergranulari. L'immagine copre un'area di 30.720 km x 30.720 km e l'immagine è stata ripresa a una lunghezza d'onda di 450 nanometri.

Il Daniel K. Inouye Solar Telescope ci ha donato alcune splendide immagini ravvicinate del nostro Sole, tra cui macchie solari, fibrille, granuli e ogni sorta di altre trame invisibili a occhio nudo. Le immagini pubblicate, riprese dal Visible-Broadband Imager, sono solo un’anteprima della ricerca in corso con la nuova struttura.

Il telescopio solare Inouye è parte dell’Osservatorio Haleakalā a Maui, alle Hawaii, e ha completato il suo primo anno di commissioning di osservazioni scientifiche, precisamente a febbraio. Durante questo periodo, gli scienziati hanno testato e calibrato gli strumenti conducendo anche preziose ricerche. Anche se in regime ridotto (operava con solo tre dei suoi cinque strumenti), ha dato risultati notevoli. Il quarto strumento è stato installato solo di recente ed il quinto dovrebbe essere integrato l’anno prossimo.

Le immagini mostrano la superficie visibile del Sole, la fotosfera, e la cromosfera più calda, sopra di essa. Le celle di convezione nel plasma bollente mostrano un’istantanea del plasma caldo che bolle, si raffredda e affonda di nuovo. Queste celle sono visibili sulla superficie visibile sotto forma di granuli. Le corde scure, invece, chiamate fibrille, si originano dai campi magnetici che si accumulano come un mazzo di spaghetti crudi nella cromosfera.

Una macchia solare è identificabile dalla sua ombra centrale scura e dalla penombra filamentosa circostante. Uno sguardo più attento rivela la presenza di frammenti umbrali vicini che suggeriscono che questa potrebbe essere la “fase finale” dell’evoluzione della macchia solare. L’immagine copre un’area di 30.720 km x 30.720 km.
Questa immagine mostra un “ponte di luce” che attraversa l’ombra centrale di una macchia solare. I ponti di luce sono strutture complesse e il loro aspetto spesso significa che la macchia solare decadrà presto. L’immagine copre un’area di 30.720 km x 30.720 km.

Sono visibili anche le macchie solari, con centri scuri noti come umbre e aree circostanti più luminose chiamate penombre. Nelle macchie solari, il campo magnetico è abbastanza forte da inibire i movimenti del gas in modo che il gas si raffreddi, motivo per cui appare più scuro, anche se le macchie solari sono piuttosto calde. A volte si formano quasi-macchie, con campi magnetici non abbastanza forti da calmare i movimenti gassosi, che vengono chiamati pori.

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