Il buco nero al centro della nostra galassia

Gli astronomi hanno svelato la prima immagine del buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea

Giovedì 12 maggio la collaborazione EHT (Event Horizon Telescope) ha presentato su scala mondiale un risultato straordinario: la prima foto del buco nero al centro della nostra galassia, un “mostro” di 4 milioni di masse solari. Questo risultato fornisce preziosi indizi sul funzionamento di tali giganti, che si pensa risiedano al centro della maggior parte delle galassie. L’immagine è stata prodotta dal team di ricerca Event Horizon Telescope Collaboration, utilizzando le osservazioni di una rete mondiale di undici radiotelescopi collegati fra loro, che aveva già ripreso nel 2019 il buco nero al centro della galassia M87, in modo da formare un unico telescopio virtuale praticamente delle dimensioni del nostro pianeta. 

Gli scienziati avevano già osservato le zone prossime al buco nero e avevano rilevato la presenza di stelle in orbita attorno a qualcosa di invisibile, compatto e molto massiccio al centro della Via Lattea. Ciò suggeriva fortemente che questo oggetto – noto come Sagittarius A* – fosse un buco nero e l’immagine odierna ne fornisce la prima prova visiva diretta.

L’immagine mostra le antenne dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) che osservano la Via Lattea e la posizione di Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio nel nostro centro galattico. Nel riquadro è evidenziata l’immagine del buco nero scattata dalla collaborazione Event Horizon Telescope (EHT). Situato nel deserto di Atacama in Cile, ALMA è il più sensibile di tutti gli osservatori dell’array EHT.

Sebbene non possiamo vedere il buco nero stesso, poiché è completamente scuro, il gas incandescente attorno a esso rivela una firma rivelatrice: una regione centrale scura (chiamata “ombra”) circondata da una struttura ad anello brillante.

“Siamo rimasti sbalorditi dal modo in cui le dimensioni dell’anello concordavano con le previsioni della teoria della relatività generale di Einstein”, ha affermato lo scienziato Geoffrey Bower appartenente al progetto EHT.  

Poiché il buco nero si trova a circa 27.000 anni luce dalla Terra, sembra avere all’incirca le stesse dimensioni nel cielo di una nocciola sulla superficie della Luna.

I due buchi neri (quella della Via Lattea e quello di M87) sembrano notevolmente simili, anche se il buco nero della nostra galassia è più di mille volte più piccolo e meno massiccio di M87.

“Abbiamo due tipi completamente diversi di galassie e due masse di buchi neri molto diverse, ma vicino al bordo di questi buchi neri, le somiglianze sono incredibili”, ha affermato Sera Markoff, copresidente dell’EHT Science Council e professore di astrofisica teorica all’Università di Amsterdam, Paesi Bassi. “Questo ci dice che la Relatività Generale governa questi oggetti così come aveva predetto Einstein più di cento anni fa”.

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