Artemis 1 si prepara al lancio

IN PARTENZA IL PROGRAMMA CHE RIPORTERÀ ASTRONAUTI SULLA LUNA

Il primo lancio del nuovo programma che dovrà riportare astronauti sulla Luna, pur non essendoci ancora una data precisa, è confermato dalla Nasa tra fine maggio e metà giugno. Artemis 1 dunque, è pronta al via per inviare verso la Luna la capsula Orion, in questa missione senza astronauti a bordo, con il suo modulo di servizio realizzato in Europa.

Il razzo vettore Sls con tutte le sue componenti già allestite, è infatti pronto per il rollout, dall’edificio di assemblaggio Vab, per i 5 chilometri e mezzo che portano alla piattaforma 39B del Kennedy Space Center. Il trasporto, tramite il mezzo cingolato che ha trasferito dal Vab ai Pad di partenza, in passato, i razzi Saturno e gli Space Shuttle, è previsto per i prossimi giorni.

E mentre tutto è pronto per la missione 1, anche se non è ancora ufficiale, è comunque quasi certo che la missione 3, quella che dovrà far sbarcare i primi astronauti (compresa una donna), debba slittare al 2026.

“Considerato il tempo necessario per sviluppare e testare il sistema di atterraggio umano di prossima generazione della Nasa e le tute spaziali, stimiamo che la data di uno sbarco con equipaggio sulla Luna sia molto probabile al più presto fino al 2026“ – ha annunciato di recente un funzionario Nasa a un gruppo di legislatori in un’audizione della sottocommissione della Camera per l’aeronautica e lo spazio.

Nulla a che vedere con la guerra in corso tra Russia e Ucraina: Artemis è un programma che la Nasa guida in stretta cooperazione con l’Europa e con il Canada. E che comprende lo sviluppo e realizzazione della stazione cislunare Gateway Lunar Platform. Tant’è che nel secondo sbarco, previsto con Artemis 5 (la missione n. 4 sarà senza equipaggio), è in programma la discesa sulla superficie lunare di un astronauta dell’agenzia spaziale canadese.

Le ragioni del rinvio (ulteriore) sono da associare allo sviluppo da parte di SpaceX del veicolo di atterraggio lunare, che richiederà una miriade di accorgimenti e verifiche. Oltre al tempo perso per le battaglie legali da parte di Blue Origin, che aveva contestato l’assegnazione alla StarShip versione lunare di SpaceX il ruolo di veicolo lunare per Artemis. La compagnia di Bezos aveva già presentato nel 2019 una versione di lander lunare per astronauti, più somigliante ad un tipico modulo lunare, chiamato Blue Moon.

Tornando alla missione numero 1, Tom Whitmer, vicedirettore associato per lo sviluppo dei sistemi di esplorazione presso il quartier generale della Nasa ha detto: “Continuiamo a valutare la finestra di maggio, ma sappiamo che c’è molto lavoro da fare e potremmo slittare ancora”.

Il razzo Sls della missione Artemis 1 è quindi pronto per il trasferimento alla rampa di lancio, completo del suo primo stadio, derivato come struttura dagli external tank degli Shuttle, ma con una base modificata per sostenere i quattro motori a idrogeno e ossigeno liquidi. Anch’essi derivati da quelli dello Space Shuttle, alla base dello stadio di Sls sono però quattro anziché tre. Ai lati dello stadio principale, vi sono altri due derivati dell’era Shuttle: i due booster a combustibile solido, che però ora sono più alti e hanno due blocchi in più rispetto a quelli che lanciavano le navette.

Sopra al primo stadio, quello centrale, c’è il secondo stadio, che è dotato di un motore J-2x, di derivazione invece di quelli del secondo e terzo stadio dei gloriosi Saturn 5. Infine, in vetta, la capsula Orion con il modulo di servizio europeo e ancora sopra la torretta di salvataggio, il minuscolo missile a combustibile solido per le eventuali emergenze in fase di lancio. Questo primo Sls è quello in versione Block 1, cioè quella meno potente, in grado comunque di portare in orbita terrestre bassa 75 tonnellate, mentre le future versioni, soprattutto quelle cargo, potranno immettere in orbita terrestre fino a 150 tonnellate.

Le prime quattro missioni Artemis hanno un costo stimato di 4,1 miliardi di dollari ciascuna, secondo una revisione del novembre 2021 da parte Nasa. Dopo la prima, di quest’anno, senza equipaggio con un volo automatico verso la Luna, nel 2023 toccherà a tre astronauti effettuare una missione attorno alla Luna, poi nel 2026 il primo sbarco di Artemis, e nel 2027 la missione n. 4 per trasferire sul suolo selenico un cargo automatico. Gli obiettivi restano quelli di realizzare una base sulla Luna, e realizzare l’hardware per i primi voli su Marte, programmati dopo il 2030.

Gli astronauti sono al lavoro, e da tempo simulano le escursioni lunari presso il Neutral Buoyancy Laboratory del Johnson Space Center di Houston. L’addestramento ad Artemis 3, quella del primo sbarco (il settimo in assoluto, dopo i sei Apollo) è già iniziato e riguarda sia astronauti uomini che donne. I membri del team Artemis sono: Joseph Akaba, Kayla Barron, Raja Shari, Matthew Dominic, Victor Glover, Warren Hoborg, Johnny Kim, Christina Hammock Koch, Kjell Lindgren, Nicole A. Mann, Anne McClain, Jessica Meir, Jasmine Mogbeli, Kate Robbins, Frank Rubio, Scott Tingle, Jessica Watkins e Stephanie Wilson. 

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