Domanda di Salvatore Pellegrino del 21/07/2023

Domanda VIAGGIARE VERSO LE STELLE Nel numero di Cosmo Aprile 2023 è riportato che la sonda pioneer 11 raggiungerà la costellazione dell'Aquila (e precisamente la stella lambda a 165al) in circa 4 milioni di anni viaggiando a circa 41000km/h; quindi percorrerà 1al in circa 30000 anni. Tempi enormi per una eventuale spedizione umana interstellare. A quale velocità massima con i mezzi attuali (propulsione+fionda gravitazionale) si potrebbe viaggiare verso le stelle puntando direttamente ad esse? Questa spinta gratuita da parte dei pianeti è indispensabile per visitare i giganti gassosi (come Urano come riportato su Cosmo Luglio 2023) in quanto occorre superare la terza velocità cosmica per sfuggire all'attrazione gravitazionale del Sole? Già viaggiare verso le stelle alla terza velocità cosmica ridurrebbe la durata del viaggio verso lambda Aquilae di circa un fattore 4 ovvero ad 1 solo milione di anni!
Autore Salvatore Pellegrino
Risponde Piero Stroppa
Risposta Semplici calcoli dimostrano che le tecnologie attuali non consentono neanche di immaginare dei viaggi interstellari che possano essere compiuti da esseri umani. Anche gli obiettivi delle sonde automatiche che hanno superato i confini del Sistema solare, con qualche speranza di durata per il tempo necessario per trasferirsi fino alle stelle, sono solo una fantasia. E i messaggi che portano le sonde Pioneer e Voyager, che abbiamo rievocato sulle pagine di Cosmo, potrebbero essere raccolti da altri esseri intelligenti quando la specie umana magari si sarà già estinta. Come se arrivasse oggi il ritorno di un messaggio lanciato da una specie intelligente di dinosauri 65 milioni di anni fa... Perfino le spedizioni umane su pianeti e asteroidi vicini, a cominciare da Marte, che richiedono parecchi mesi di viaggio, creano problemi non da poco e infatti c'è chi consiglia di continuare con le attività delle missioni automatiche sempre più "intelligenti". Una riduzione di questi tempi potrebbe arrivare dall'adozione di motori a propulsione nucleare per le astronavi, ma non si tratta di progetti a breve termine. Sappiamo cosa significa vivere sulla Terra a breve distanza da una centrale nucleare. E comunque lo spazio interstellare resterebbe ancora troppo vasto. Vi sono progetti di "messa in letargo" (non ibernazione) degli astronauti, per alleviare le noie di viaggi molto lunghi, che richiedono però complessi studi di medicina spaziale attualmente in corso. M dobbiamo ricordare che perfino realizzando astronavi in grado di avvicinarsi alla velocità della luce, occorrerebbero parecchi anni per raggiungere solo le stelle più vicine. Grazie alla distorsione relativistica dello spazio-tempo, agli astronauti questi tempi sembrerebbero più brevi, ma non per l'umanità rimasta a terra.

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