Per decenni gli astronomi si sono chiesti dove fosse “il vento mancante” nel buco nero supermassiccio annidato al centro della Via Lattea, noto come Sagittarius A* (Sgr A*), un fenomeno che invece è stato osservato frequentemente in buchi neri attivi di altre galassie. In galassie esterne si osservano forti venti di gas caldo che vengono espulsi dal disco di accrescimento, ma finora nella nostra Galassia quel vento sembrava assente.
Uno studio recente presenta la scoperta di quel vento mancante, grazie a osservazioni approfondite con l’osservatorio sub-millimetrico Alma in Cile che hanno mappato il gas freddo molecolare, in particolare l’ossido di carbonio (CO), attorno al centro galattico. Inaspettatamente, hanno individuato una cavità con forma conica (come un vuoto nel gas freddo) che appare allineata con emissioni in raggi X sovrapposte, suggerendo che un vento caldo di plasma stia spingendo via il gas freddo lungo quella direzione.
La cavità conica si estende per più di 3 anni luce e ha un angolo di apertura di circa 45°, puntando fuori dal piano galattico. Questo implica che il buco nero centrale non sia perfettamente allineato con il piano della Galassia, suggerendo una obliquità nello spin o nelle strutture circostanti.
Questo risultato colma una lacuna teorica: i modelli di evoluzione galattica e di feedback (cioè l’interazione del buco nero con il gas galattico) prevedevano che Sgr A* dovesse generare dei venti, ma finora nessuna prova diretta era stata trovata. Se sarà confermato, questo risultato avrà implicazioni importanti per comprendere come il buco nero modelli l’ambiente circostante, influenzando anche la formazione stellare nel nucleo galattico.
Serviranno ulteriori osservazioni per misurare la velocità del vento e il suo profilo energetico, al fine di comprendere i meccanismi che lo generano (termici, magnetici, radiativi). Un punto cruciale è che la scoperta non si basa solo sull’assenza di gas freddo, ma su una corrispondenza morfologica tra la cavità nel CO e le emissioni in raggi X attese da un plasma caldo in espansione.
In definitiva, sembra che sia stata trovata quella “firma mancante” del vento prodotto dal buco nero galattico, offrendo un legame osservativo tra i processi conosciuti nei buchi neri attivi extragalattici e il buco nero centrale della nostra Galassia. Se i risultati verranno confermati e approfonditi, potremo acquisire una comprensione più solida del ruolo giocato da Sgr A* nell’evoluzione della Via Lattea.
Nella figura di apertura, il centro galattico ripreso nei raggi X dal satellite Chandra.
Antonio Pasqua