UNA NEBULOSA PLANETARIA MULTIPOLARE

Il telescopio spaziale James Webb ha ripreso un oggetto veramente originale

by Piero Stroppa

Alcune nebulose planetarie hanno una forma circolare. Altre sfoggiano silhouette a clessidra. Altre ancora hanno un aspetto ellittico. Poi ci sono quelle “originali” come NGC 6072, di recente ripresa dal telescopio spaziale James Webb nella costellazione dello Scorpione con due diversi strumenti.

Nelle immagini del Webb possiamo ammirare dettagli eccezionali del gas e delle polveri che definiscono la struttura irregolare di questa planetaria, dotata di una forma “multipolare”, come se fosse composta di tante clessidre orientate secondo diverse angolazioni.

La foto in apertura l’ha scattata la NirCam (Near Infrared Camera), camera sensibile alla luce emessa nel vicino infrarosso. L’artefice di questo spettacolo cosmico è una nana bianca, una stella piccola, calda e vecchissima che si congeda dalla sua lunga esistenza generando una coloratissima e intricatissima nebulosa. Un destino che ci riguarda da vicino, dato che il Sole morirà in modo simile tra circa cinque miliardi di anni.

La peculiarità di NGC 6072 risiede nel fatto che la nana bianca ha una compagna, che orbitando attorno alla principale avrebbe modellato gli anelli concentrici di materiale che si stanno espandendo. Materiale eruttato dalla nana bianca in una fase precedente della propria vita, quando si è liberata degli strati gassosi esterni che sono andati a depositarsi nel mezzo interstellare.

La forma multipolare di NGC 6072 sarebbe dunque imputabile all’interazione fra la nana bianca e la stella compagna, quest’ultima invisibile in entrambe le immagini del Webb.

I diversi “poli” sono prodotti da fuoriuscite di gas ad alta velocità lungo varie direzioni, poderose espulsioni di materiale che impattano contro il mezzo interstellare. In aggiunta, sul piano equatoriale la compressione del gas ha generato una struttura a forma di disco. Le strutture frastagliate colorate in arancione sono attribuibili all’emissione del gas e della polvere e sono modellate dalla radiazione della nana bianca.

La nana bianca invece possiamo vederla al centro del secondo scatto del Webb, realizzato dallo strumento Miri (Mid-Infrared Instrument), sensibile alla radiazione emessa nel medio infrarosso.

Il Miri riesce a individuare la stella perché questa è avviluppata dalla polvere, che solo nel medio infrarosso si riesce a sondare. Le strutture che scorgiamo nella immagine di Miri costituiscono quindi la distribuzione delle polveri in NGC 6072. Che disegnano anche l’anello più esterno che circonda l’oggetto.

Ricordiamo che i colori utilizzati nelle due fotografie non rispecchiano quelli che vedremmo con i nostri occhi se ci trovassimo al cospetto di questa nebulosa, dato che non sono sensibili alla luce infrarossa. Quelli adottati nei due scatti sono colori convenzionali e sono scelti in modo da facilitare l’osservazione di un’immagine astronomica.

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