Foto di Patrizia Mazzucato e Marco Firenzuoli: The Loch Ness Monster Nebula and the Coathanger

by Redazione

Foto di Patrizia Mazzucato e Marco Firenzuoli: The Loch Ness Monster Nebula and the Coathanger

Titolo
The Loch Ness Monster Nebula and the Coathanger

Luogo
Refrontolo

date-526
2024-09-02

Telescopio
Askar Fma180

Montatura
Heq5 pro

Camera
Zwo Asi 294mc pro

Filtri
Optolong L-Pro

Guida
Tecnosky OWL90

Pose
178*180″

Elaborazione
Pixinsight, Photoshop

Message
Ci troviamo in una delle più piccole costellazioni nella volta celeste, quella della Volpetta, situata al centro del Triangolo Estivo, un asterismo formato dalle stelle Deneb, Vega e Altair. Si tratta di una spettacolare regione dove due nebulose oscure sembrano galleggiare in un immenso lago di stelle: diversi LDN e LBN (LBN 133 e 134, LDN 768, 769, 772, 773, 774, 775, 779) formano le strutture della nebulosa oscura che ricorda la forma del “Mostro di Loch Ness” e l’ altra il manico di un ombrello (LDN778).
Alle polveri di LDN 772 che nascondono e intercettano la luce di tutto quanto vi è dietro, sono associate due nebulose a riflessione blu note come VDB126 e LBN133. I gas e le polveri della nebulosa VDB126 riflettono la luce di HD182918, una caldissima stella azzurra di sequenza principale, avvolta interamente dalla nebulosità azzurra. La sua distanza dal Sistema Solare è attorno ai 2.700 anni luce.
In alto, ben visibile, la stella più luminosa della costellazione, Anser (α Vulpeculae), una gigante rossa distante 297 anni luce dal Sole.
Al centro dx dell’ immagine brilla l’ammasso aperto NGC 6793 che si trova in prossimità dell’equatore celeste e, come tale, è almeno in parte visibile da entrambi gli emisferi in alcuni periodi dell’anno.
In basso a sinistra spicca molto compatto NGC 6802, un altro ammasso aperto formato da un numero molto elevato di stelle deboli.
A chiudere il campo, in basso, l’Ammasso dell’Attaccapanni o Ammasso di Brocchi (CR399) che contrariamente all’apparenza, non è un ammasso aperto ma un asterismo (ovvero un raggruppamento casuale di stelle) formato da 10 stelle, si pensa non legate gravitazionalmente tra di loro, la più vicina a noi è a circa 200 anni luce mentre la più lontana a 1200 anni luce.

Ho ripreso questo campo su consiglio dell’amico e astrofotografo Marco Firenzuoli con il quale ho subito condiviso i dati ed elaborato “assieme a distanza” l’immagine!

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