Nel corso della mattina si verifica un’eclisse parziale di Luna, visibile, almeno teoricamente, anche dall’Italia, in particolare dalle regioni nord-occidentali, ma soltanto nelle primissime fasi: il nostro satellite naturale tramonta infatti tra le 5:48 (Lecce), addirittura prima dell’inizio dell’eclissi, e le 6:31 (Aosta) con la fase di ingresso nella penombra, la più difficile da percepire, cominciata da poco, per di più con il cielo fortemente illuminato dalle luci dell’alba.
Pur essendo parziale, il disco lunare viene quasi completamente coperto dalla penombra della Terra: la magnitudine è infatti 0,956, a indicare che solo il 4,4% del diametro del nostro satellite naturale rimane all’esterno del cono di penombra. Il fenomeno, la cui durata complessiva è di 4 ore e 39 minuti, risulta osservabile al meglio dalle Americhe, Oceano Pacifico e parte dell’Oceano Atlantico, mentre da Africa occidentale, Europa occidentale, Australia orientale e Asia Orientale sono osservabili solo alcune fasi.
Da notare che il Plenilunio dal quale origina l’eclissi si verifica meno di due giorni dopo l’apogeo, e il diametro apparente del nostro satellite naturale misura appena 29’ e 28”.