Gli astronomi hanno scoperto il buco nero più distante mai individuato prima nei raggi X. L’oggetto, risalente all’Universo primordiale, ha una caratteristica singolare: la sua massa è simile a quella della galassia che lo ospita.
Si tratta di un buco nero supermassiccio, colto nella fase sua iniziale. Appartiene alla galassia Uhz1 che il telescopio spaziale James Webb ha scoperto a 13,2 miliardi di anni luce dalla Terra, osservato quindi in un’epoca in cui l’Universo aveva solo il 3 per cento della sua età attuale. All’indagine ha partecipato anche l’osservatorio a raggi X Chandra, che ha rilevato il gas intenso e caldo, segnale caratteristico di un buco nero supermassiccio in crescita.
L’osservazione è stata possibile grazie all’ammasso galattico, Abell 2744, che si trova in direzione di Uhz1, e la cui materia ha dato luogo a un fenomeno di lente gravitazionale.
Questo buco nero fuori misura, identificato nella sua breve fase in cui pesa quanto le stelle della sua galassia, conferma la teoria secondo la quale questi oggetti primordiali si siano formati dal collasso di enormi nubi di gas, invece che dall’esplosione delle prime stelle della galassia ospite.
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