il recente passaggio al perielio della cometa 3I/Atlas, scoperta a inizio luglio dal sistema automatico di ricerca di corpi minori Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System, ha scatenato una serie di ipotesi, alcune anche molto fantasiose, che ci spingono a provare a fare un po’ di chiarezza su questo particolare corpo celeste. Che speciale lo è sicuramente, dato che la sua orbita iperbolica, caratterizzata da una elevatissima eccentricità, non la vincola al Sole. Insomma, si tratta di una cometa interstellare che non fa parte del nostro sistema planetario ma proviene probabilmente dal disco galattico, la regione nella quale si concentra il maggior numero di stelle della Via Lattea.
La sua sigla (3I) ci dice che è il terzo oggetto interstellare mai osservato, dopo l’asteroide 1I/ʻOumuamua e la cometa 2I/Borisov. Un’altra sua peculiarità è la presenza nella chioma della cometa di cianogeno e di nichel neutro e non di ferro neutro, che è generalmente associato al nichel. Del resto, provenendo da un altro sistema stellare è lecito aspettarsi qualche differenza rispetto alle comete “nostrane”. Infine, la cometa tende a muoversi sul piano dell’eclittica e potrebbe essere di dimensioni superiori alla media.
Queste presunte “stranezze” hanno fatto inizialmente supporre ad Avi Loeb, fisico teorico dell’Università di Harvard, già salito agli onori delle cronache per le sue ipotesi controverse, che potrebbe trattarsi di una sonda artificiale ostile inviata da una civiltà aliena a esplorare altri sistemi planetari. Il fatto che lo stesso Loeb abbia poi infine concluso che con tutta probabilità 3I/Atlas è una cometa naturale, non ha avuto la stessa rilevanza mediatica; del resto, sappiamo bene che nel mondo di oggi le notizie sensazionali si mostrano incredibilmente refrattarie a puntualizzazioni successive.
Da parte nostra, resiste invece il pensiero che Loeb sia perfettamente consapevole delle dinamiche che caratterizzano l’odierna comunicazione scientifica. Ma dato che stiamo parlando di una cometa e siamo a dicembre, non vogliamo far prevalere la malizia né trattenerci dall’augurarvi buon Natale e serene festività.
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