Biomass, il satellite che ci svela il respiro verde della Terra, è in orbita

by F M

 

Questa mattina, dal cuore della Guyana francese, un razzo Vega-C ha solcato il cielo portando con sé una missione destinata a rivoluzionare la nostra comprensione delle foreste terrestri: Biomass, il nuovo satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Lanciato dallo spazioporto europeo di Kourou, Biomass è entrato in orbita meno di un’ora dopo il decollo. Il primo segnale, trasmesso dalla remota stazione di terra di Troll, in Antartide, ha raggiunto l’European Space Operations Centre (ESOC) in Germania, confermando che il satellite sta funzionando perfettamente.

Nei prossimi giorni, il team di controllo dell’ESA sarà impegnato nella delicata fase di “lancio e orbita iniziale”, durante la quale verranno verificati uno a uno tutti i sistemi di bordo. Un momento chiave sarà il dispiegamento del grande riflettore radar a maglie di 12 metri, supportato da un braccio lungo 7,5 metri: una manovra complessa ma fondamentale per il successo della missione.

Con Biomass, l’ESA porta nello spazio il primo radar ad apertura sintetica in banda P, una tecnologia capace di penetrare le chiome degli alberi per misurare con precisione la biomassa legnosa – tronchi, rami, steli – dove si concentra la maggior parte del carbonio forestale.

“Biomass entra a far parte della nostra stimata famiglia di esploratori della Terra,” ha dichiarato Simonetta Cheli, direttrice dei programmi di osservazione della Terra dell’ESA. “Questa missione fornirà dati vitali per comprendere quanto carbonio è immagazzinato nelle foreste e come cambia nel tempo, colmando importanti lacune nella nostra conoscenza del ciclo del carbonio e, quindi, del sistema climatico del pianeta.”

Le foreste sono veri e propri polmoni verdi della Terra, in grado di assorbire circa 8 miliardi di tonnellate di anidride carbonica all’anno. Ma deforestazione, degrado e cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio questo delicato equilibrio, restituendo carbonio all’atmosfera e aggravando il riscaldamento globale.

Una delle grandi sfide per la comunità scientifica è proprio la mancanza di dati precisi sul carbonio forestale: quanto ne viene immagazzinato, dove, e come queste riserve si modificano nel tempo. Biomass nasce per rispondere a queste domande.

Con le sue misurazioni, la missione contribuirà a ridurre drasticamente le incertezze sulle riserve globali di carbonio, sullo stato di salute delle foreste e sugli effetti dei cambiamenti dell’uso del suolo. Non si tratta solo di scienza: queste informazioni sono cruciali per le politiche ambientali, la lotta ai cambiamenti climatici e la protezione del nostro futuro.

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