1 DICEMBRE: GIOVE E IOTA TAURI IN CONGIUNZIONE
Il cielo è dominato, dal tramonto all’alba, dalla luminosa presenza di Giove. Il pianeta, in opposizione al Sole il giorno 7, è osservabile nelle migliori condizioni tra le stelle del Toro, dove si muove animato da lento moto retrogrado.
All’inizio del mese è protagonista di una congiunzione relativamente ravvicinata con Iota Tauri, di magnitudine +4,6: Giove transita 31’ a nord della stella nelle prime ore del 1° dicembre. Nei giorni seguenti la distanza che li separa andrà via via aumentando, fino a superare 1° la mattina del giorno 8.
4 DICEMBRE: MARTE E PRESEPE AL MATTINO
Pur mancando ancora un mese all’opposizione, Marte è già osservabile per gran parte della notte tra le stelle del Cancro. Il movimento diretto da cui è animato si arresta quando il Pianeta rosso si è portato poco meno di 2° a nord-ovest dell’ammasso stellare del Presepe, dal quale tornerà poi ad allontanarsi nei giorni seguenti.
Il pianeta, il cui diametro è di circa 12”, può essere osservato con profitto anche con piccoli telescopi.
8 DICEMBRE: LUNA E SATURNO DI SERA
Un’ora circa dopo la calata del Sole, con il cielo ancora parzialmente rischiarato dalle luci del crepuscolo serale, a est del meridiano spicca la presenza del Primo quarto di Luna, preceduto, 4° a ponente, da Saturno.
Dopo la congiunzione in Ascensione Retta verificatasi nel corso della mattinata, il nostro satellite naturale va via via allontanandosi del pianeta inanellato e poco prima della loro discesa sotto l’orizzonte occidentale, intorno alle 23:30, la distanza che li separa ha superato i 7°.
10 DICEMBRE: OCCULTAZIONE DI EPSILON PISCIUM
Nelle ore serali del 10 dicembre, la Luna, illuminata al 74%, occulta la stella Epsilon Piscium, di magnitudine +4,3; la scomparsa avviene dietro il lembo lunare oscuro a partire dalle 21:07 (Cagliari), mentre la riapparizione dal bordo lunare illuminato dal Sole si verifica tra le 21:51 (Milano) e le 22:20 (Lecce).
Il fenomeno è visibile da tutta Italia, con l’esclusione di una piccola parte dalle regioni nord-occidentali e risulta essere radente per una stretta fascia di territorio che attraversa Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia.