La Cina è pronta a bombardare un asteroide che “punta la Terra”. Si chiama Bennu, è quello che è stato visitato dalla sonda Osiris-Rex della Nasa che ne ha prelevato del materiale nel 2020, riportato a terra tre anni dopo.
In realtà Bennu ha solo una probabilità su 2700 di colpire in futuro il nostro pianeta. Pechino pensa di lanciargli contro 23 razzi ad alta potenza. L’asteroide pesa 77,5 milioni di tonnellate e ha un diametro pari a quello dell’Empire State Building. La sua superficie è composta da carbonio, oro e platino. Colpendo la Terra provocherebbe un rilascio di energia di circa 1200 megaton, ovvero 80mila volte la potenza della bomba atomica di Hiroshima.
L’unico modo per deviare l’eventuale rotta di collisione dell’asteroide è colpirlo con dei razzi che ne spostino l’orbita, facendolo passare lontano dalla Terra. È a questa soluzione che la Cina sta pensando. I 23 razzi colpirebbero la superficie di Bennu con energia sufficiente a deviarlo, riposizionandolo a circa 9000 chilometri da una possibile rotta di collisione.
A quando il grande botto?
Per sapere con certezza se Bennu colpirà la Terra e se la sua traiettoria dovrà essere spostata, bisognerà attendere il 2135, anno in cui l’asteroide passerà vicino la Terra a un punto che definirà la sua nuova orbita per gli anni successivi. Solo allora gli astronomi saranno in grado di effettuare i calcoli che amplieranno o ridurranno la probabilità di collisione intorno al 2185.
Se gli scienziati stabiliranno che la collisione potrà avvenire, allora, sarà necessario decidere se lanciare i razzi. Il lancio dovrà avvenire dieci anni prima del possibile impatto. Quindi, per il momento possiamo stare tranquilli, cercando in cielo le meteore Perseidi in queste calde notti estive.
