Nel cielo che va illuminandosi per l’approssimarsi dell’alba, l’orizzonte orientale è animato dalla presenza di diversi pianeti, non tutti osservabili con facilità a occhio nudo.
Il primo ad aprire la “parata”, tra le stelle dell’Ariete, è Marte, il cui veloce moto diretto lo porta ad avvicinarsi al confine con il Toro, nel quale è rintracciabile, con l’aiuto di un binocolo, il debole Urano, 6° a nord del quale spicca la presenza delle Pleiadi. Una dozzina di gradi a est di quest’ultimo, a chiudere la parata di pianeti, si trova Giove, in lento transito 5° a nord di Aldebaran. Nei primi giorni di luglio, il rapido passaggio nella zona della falce calante della Luna produce una serie di belle configurazioni celesti, osservabili alle prime luci dell’alba.
Nessuna delle congiunzioni di cui è protagonista il nostro satellite naturale insieme a Marte, Urano, le Pleiadi, Giove e Aldebaran è però direttamente osservabile; sono comunque degne di attenzione le configurazioni, raffigurate nel disegno, osservabili le mattine dei giorni 1, 2 e 3 luglio alle 04h 00m di Tempo Civile, mezz’ora circa dopo l’inizio del crepuscolo astronomico.