Un nuovo strumento per cercare la vita su altri pianeti

Lo spettrografo ANDES verrà installato sull'Extremely Large Telescope

by Marco Sergio Erculiani

L’European Southern Observatory (ESO) ha recentemente firmato  un accordo per la progettazione e la costruzione di uno strumento molto importante per l’esplorazione spaziale. Si chiama ANDES, ed è uno spettrografo ArmazoNes di Echelle ad alta dispersione.

Gli spettrometri sono oggetti che scompongono la luce nelle loro componenti spettrali e, quello di Echelle è composto da un reticolo di diffrazione caratterizzato da una densità di scanalature relativamente bassa, ma da una forma di scanalatura ottimizzata per l’uso ad alti angoli di incidenza e quindi in alti ordini di diffrazione. Grazie a questa peculiarità, è possibile determinare le proprietà degli oggetti astronomici, come la loro composizione chimica.

Lo strumento ANDES verrà installato sull’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO, che è attualmente in costruzione nel deserto di Atacama in Cile e verrà utilizzato per cercare segni della presenza di forme di vita negli esopianeti, oltre ad essere usato per cercare le tracce delle primissime stelle che si sono formate. Testerà anche le variazioni delle costanti fondamentali della fisica e misurerà l’accelerazione dell’espansione dell’universo. Il consorzio che lavorerà a questo progetto è composto da vari paesi, di cui soltanto l’Università di Cambridge ne raccoglie 13.

ANDES, precedentemente noto come HIRES, avrà una precisione di lunghezza d’onda record nelle regioni della luce visibile e del vicino infrarosso e, se funzionerà in combinazione con il potente sistema di specchi dell’ELT, potrà aprire la strada alla ricerca in più aree dell’astronomia.

Il suo enorme potenziale potrebbe portarlo a fare scoperte scientifiche rivoluzionarie, che possono influenzare profondamente la nostra percezione dell’universo, conducendo indagini dettagliate delle atmosfere di esopianeti simili alla Terra, di analizzare gli elementi chimici in oggetti lontani nell’universo primordiale e, forse, di rilevare le firme delle stelle di Popolazione III, le prime stelle nate nell’universo.

Inoltre, i dati di ANDES, potranno essere usati per verificare se le costanti fondamentali della fisica variano con il tempo e lo spazio e anche per misurare direttamente l’accelerazione dell’espansione dell’universo, uno dei misteri più urgenti del cosmo. ANDES, a bordo di ELT, il più grande occhio del mondo rivolto al cielo, segnerà una nuova era nell’astronomia terrestre.

 

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