Foto di Giacomo Pro’: GRANDE NEBULOSA DO ORIONE

by Redazione

Foto di Giacomo Pro’: GRANDE NEBULOSA DO ORIONE

Camera di Ripresa: ZWO ASI 294 MC PRO
Città: Torricella (TA)
Luogo della Ripresa: MANDURIA (TA)
Elaborazione: DSS, Pixinsight, Photoshop
Filtri: Optolong L-QEF
Guida: ZWO ASI 120 mini
Montatura: Skywatcher Eq 6-r Pro
Note: La Grande Nebulosa di Orione
Nota anche come M 42 o NGC 1976 è una delle nebulose diffuse più brillanti del cielo notturno. Chiaramente riconoscibile ad occhio nudo come un oggetto di natura non stellare, è posta a sud del famoso asterismo della Cintura di Orione, al centro della cosiddetta Spada di Orione, nell’omonima costellazione.
Posta ad una distanza di circa 1500 anni luce dalla Terra, si estende per circa 24 anni luce ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare. Si tratta di uno degli oggetti più fotografati e studiati della volta celeste, ed è sotto costante controllo a causa dei fenomeni celesti che hanno luogo al suo interno; gli astronomi hanno scoperto nelle sue regioni più interne dischi protoplanetari, nane brune e intensi movimenti di gas e polveri.
La Nebulosa di Orione contiene al suo interno un ammasso aperto molto giovane, noto come Trapezio.
La nebulosa è stata riconosciuta come tale nel 1610 da un avvocato francese, Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580-1637), anche se, date le dimensioni e la luminosità, era certamente conosciuta anche in epoche preistoriche. Tolomeo la identificava come una stella della spada di Orione, di magnitudine 3.
La Nebulosa di Orione è un oggetto dell’emisfero australe, ma è talmente prossimo all’equatore celeste da risultare visibile a tutti i popoli della Terra.
La nebulosa è ben visibile durante i mesi compresi tra novembre e marzo e può essere facilmente identificata grazie alla celebre sequenza di tre stelle nota come Cintura di Orione: a sud di quest’asterismo si nota un gruppo di stelle disposte in senso nord-sud (la Spada di Orione), la cui “stella” centrale è in realtà proprio la Nebulosa di Orione. Con piccoli binocoli ha un aspetto nettamente nebuloso; uno strumento più potente è sufficiente per individuare, al suo interno, un gruppo di stelline azzurre, quattro delle quali sono disposte a formare un trapezio.
Light 120 x 300” – 100 x 60” – 105 x 5” filter: Optolong L-QEF
Camera: Asi 294 mc pro
Telescope: Sky-Watcher Quattro 200P + SW Coma corrector 1X
Guide camera: Asi 120 mini
Guide scope: 60 – 320 mm
Mount: Skywatcher Eq 6-r Pro
Acquisition: Asiair Plus
Software: DSS – Pixinsight – Photoshop
Shots: 17/12/2023 – 13/01/2024 Manduria (TA) ITALY
SQM: 20,40
Author: PRO’ GIACOMO.

Pose: 120 x 300” – 100 x 60” – 105 x 5”
Telescopio: Sky-Watcher Quattro 200P

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