Lo scrigno cosmico del Toro

by Marco Sergio Erculiani

In questa immagine, dove le stelle sono inframmezzate da un velo che sembra fuliggine, è racchiuso uno spaccato del nostro Universo. Le abili mani delle forze cosmiche e il soffio delle stelle hanno dipinto questa nera tela con variopinti colori, usando la luce, la polvere e un pizzico di nebulose oscure. 

Il mosaico, che prende circa 5 gradi quadrati, incornicia una regione che si trova a nord della stella Aldebaran, in corrispondenza di una delle parti interne della “Bolla locale”, una cavità del mezzo interstellare presente nel Braccio di Orione della nostra Galassia che si estende per circa 300 anni luce, nella nube molecolare del Toro.

Si vede in basso a sinistra, questa nebulosa a emissione catalogata come SH2-239 che mostra al suo interno segni di giovani oggetti stellari. Sono oggetti Herbig-Haro, nebulose associate a stelle appena nate, i cui getti rossastri tradiscono l’idrogeno gassoso presente al loro interno illuminato da onde di shock. 

Più in alto e a destra di T-Tauri, la stella prototipo della sua classe di stelle variabili (stelle giovani, con pochi milioni di anni di vita, simili al Sole), si trova la nebulosa giallastra NGC 1555 nota come Nebulosa Variabile di Hind.

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