La Nasa ha scelto i suoi partner per il NextStep-2 Sustaining Lunar Development Project (Sld). I partner sono Blue Origin, ovvero Jeff Bezos, Amazon Man, e inoltre Lockheed Martin, Draper, Boeing, Astrobotic e Honeybee Robotics.
Blue Origin e i suoi partner progetteranno, costruiranno e faranno volare sia un lander lunare in grado di effettuare un atterraggio di precisione ovunque sulla superficie lunare, sia un trasportatore cislunare entrambe alimentati da Lox-Lh2, un motore a razzo criogenico che utilizza un carburante e un ossidante criogenico; cioè, sia il combustibile che l’ossidante sono gas che sono stati liquefatti e immagazzinati a temperature molto basse.
Oltre la Luna e anche le future missioni verso destinazioni più lontane avranno i vantaggi della propulsione termica nucleare ad alte prestazioni che l’ LH2 è in grado di fornire.
Nel progetto, Blue Origin si prepara per quel giorno futuro in cui il ghiaccio lunare potrà essere utilizzato per produrre propellenti direttamente sulla Luna. Blue Origin e i suoi partner sono già al lavoro e sono entusiasti (lo credo bene) di intraprendere questa sfida tecnologica.
Chissà come l’avrà presa Elon Musk? Più che bene, infatti, SpaceX sarà in partner Nasa per la missione principale, cioè Artemis III che farà scendere la prima donna sul suolo lunare.
SpaceX fornirà una nuova astronave, una stazione di rifornimento orbitale e ripetuti rendez-vous spaziali per fare il pieno di carburante, in orbita attorno alla Terra ancora prima che attorno al nostro satellite, ma soprattutto SpaceX, che dovrà fornire tutto il necessario per scendere e risalire dalla Luna. Ci sarà da divertirsi.
Graziano Chiaro