Il lancio è confermato per metà luglio. La data precisa ancora no, ma ormai ci siamo, e il grande satellite-telescopio Euclid è pronto per il lancio, che avverrà dal Kennedy Space Center con un razzo vettore Falcon 9 di Space X.
Euclid, noto anche come “cacciatore europeo del lato oscuro dell’universo”, era pronto al lancio per l’estate 2022, ma è stato bloccato in seguito alla guerra in Ucraina, che ha portato allo stop in via definitiva di tutti i lanci già in programma dalla base europea della Guyana con i razzi russi Sojuz.
Ora, riprogrammato per essere lanciato con uno dei vettori di Elon Musk, il satellite che è stato realizzato in buona parte a Torino in Thales Alenia Space Italia, è pronto per essere trasferito in Florida, partendo dagli stabilimenti di Thales a Cannes, in Francia, dove era sopraggiunto da Torino per i test e le prove funzionali in camera di termovuoto, le prove meccaniche acustiche e sinusoidali, e le prove di compatibilità elettromagnetica in vista dell’accettazione finale.
Il satellite-telescopio è stato presentato per l’ultima volta prima del trasferimento negli Usa ai media questa mattina negli stabilimenti sulla Croisette. Farà ancora un breve passaggio in Italia, poiché verrà trasferito partendo dal porto di Savona.
Il cacciatore dell’ancora misteriosa energia e materia oscura
Euclid è una missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per l’astronomia e l’astrofisica con lo scopo di indagare la natura della materia oscura e dell’energia oscura, ma realizzata con il grande contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). In particolare l’Italia, con numerosi enti coinvolti tra cui INAF, INFN e diverse università, ha la responsabilità della parte scientifica del Science Ground Segment e di preparazione all’interpretazione scientifica dei dati che si otterranno. Il satellite è dedicato allo studio della Energia Oscura e della Materia Oscura, che sono considerati ingredienti fondamentali ma ignoti dell’odierno “Modello Standard” della cosmologia fisica e della loro interazione con la gravità. In questo modello, solo circa il 5% della massa-energia dell’universo è fatto di materia ordinaria (protoni, neutroni ecc). Il resto è invisibile (materia oscura), e l’universo stesso sembra espandersi a ritmo accelerato sotto l’azione di una fonte di energia finora sconosciuta (energia oscura). Thales Alenia Space Italia (Joint Venture tra Thales 67% e Leonardo 33%) è primo contraente per la realizzazione del satellite ed è a capo di un consorzio industriale costituito dalle maggiori aziende spaziali europee e si avvale dei contributi scientifici di Università e centri di ricerca specializzati. Euclid analizzerà come l’Universo si sia evoluto negli ultimi 10 miliardi di anni per meglio comprendere la dinamica della sua espansione e il perché stia accelerando.
Il contributo industriale dell’Italia
La missione è prevista per la durata di 6 anni intorno al punto Lagrangiano L2 situato a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.
“ Il lavoro svolto in questi anni dal team di progetto e da tutto il consorzio industriale per la missione dell’ESA Euclid è stato eccellente – ha dichiarato Paolo Musi , di Thales Alenia Space e Program Manager del Programma – un lavoro di raffinata ingegneria svolto in modo sinergico e puntuale, con i contributi dei colleghi di Spagna, Belgio e Francia. Euclid conferma ancora una volta la capacità Thales Alenia Space di guidare lo sviluppo di missioni scientifiche particolarmente sfidanti”.
Thales Alenia Space in Italia guida un team industriale di oltre 80 aziende in 20 paesi europei, oltre gli Stati Uniti. Thales Alenia Space è anche responsabile del modulo di servizio, del sensore di velocità Coarse Rate Sensore (Crs), dell’ l’antenna ad alto guadagno in banda K e del transponder per lo spazio profondo in banda X, nonché dell’assemblaggio, integrazione e test del satellite e della sua campagna di lancio.
E’ inoltre responsabile del sistema di comunicazione del satellite, costituito dal modulo di comunicazione e dall’antenna ad alto guadagno costruita da Thales Alenia Space a Roma. Thales Alenia Space in Belgio ha sviluppato gli amplificatori a valvole a banda X e K (TWTA).
Airbus Defense & Space a Tolosa è responsabile del carico utile costituito dal telescopio e dal banco ottico che ospita i sensori degli strumenti Vis e Nisp. Questi strumenti sono stati sviluppati da un consorzio internazionale guidato dall’istituto di astrofisica Iap, di Parigi, costituito da 14 Paesi europei, oltre a Canada e Usa attraverso la Nasa e alcuni laboratori statunitensi e giapponesi.
Tecnologie raffinate
Grazie ai micro propulsori a gas freddo realizzati da Leonardo, l’Esa sarà in grado di controllare l’orientamento della sonda nello spazio con correzioni di direzione di osservazione infinitesimali. Anche le informazioni circa la linea di mira del telescopio proverranno da un sensore Leonardo: specificatamente sviluppato per la missione Euclid, il Fine Guidance Sensor (FGS) è un sensore stellare di altissima accuratezza, montato direttamente sul telescopio, con lo scopo di assicurare allineamento assoluto fra l’asse del telescopio stesso e le stelle di riferimento. Leonardo fornisce infine i pannelli fotovoltaici, che assicureranno l’alimentazione di tutti i sistemi della sonda.
“Qualità e stabilità di forma del sistema ottico integrato, velocità e completezza della mappatura del cielo, puntamento accurato ed estremamente stabile, non ché capacità di trasmettere a terra in modo affidabile la grande mole di dati scientifici acquisiti in orbita, sono i requisiti fondamentali di questa missione che certamente beneficia anche della esperienza di Thales Alenia Space nella realizzazione dei satelliti astronomici Herschel e Planck, che hanno dimostrato eccellenti prestazioni in orbita” – aggiunge Paolo Musi.
Il consorzio europeo
Euclid è un progetto che l’Esa ha avviato in cooperazione, per la parte scientifica, con il Consorzio Euclid (EC) al quale partecipano Università e laboratori di quattordici paesi europei tra cui Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Svizzera, con contributi della NASA e di alcuni istituti USA.
Il consorzio EC è composto dai team che hanno ideato, progettato e proposto la missione Euclid appartenente al Programma Cosmic Vision dell’ESA e dai nuovi istituti che stanno contribuendo all’implementazione del Programma. Ad oggi sono 14 i paesi europei che, anche grazie alle agenzie spaziali nazionali, contribuiscono all’attività del consorzio (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna, Svizzera e Regno Unito). Inoltre Ohb Italia, con sede a Milano, su commessa dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha realizzato una parte dell’elettronica di bordo dei due strumenti.
Dopo una lunga traversata in mare quindi, Euclid è pronto per tuffarsi in quell’immenso mare senza materia, che è lo spazio cosmico.