Tre mondi in una foto

L’ultima spettacolare immagine di Juno riprende Giove e due sue lune

Giove con Io ed Europa

Nel corso del suo 39° sorvolo, la sonda Juno della Nasa ha catturato un’immagine davvero spettacolare di Giove insieme alle lune Io ed Europa!

I dati sono stati ottenuti a gennaio quando la navicella si trovava a circa 1600 km dalla sommità delle nubi nell’emisfero meridionale.

Ingrandendo l’immagine, sulla destra compaiono Io (sinistra) ed Europa (destra). Giunone invia sulla Terra immagini grezze che vengono elaborate e analizzate anche da appassionati. Questa nuova immagine è stata composta da Andrea Luck.
(NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS)
 

Due lune interessanti

La zona sud del pianeta con le volute di nubi colorate, è l’elemento che cattura lo sguardo, ma osservando con più attenzione si riconoscono gli spicchi delle due lune. Io e d Europa sono due mondi diametralmente opposti: la prima è un corpo celeste dominato dal vulcanismo, la seconda è un corpo ghiacciato in superficie sotto la quale si cela un oceano più profondo di quello terrestre. Europa, insieme alla luna saturniana Encelado, sono i due mondi ghiacciati più accreditati di ospitare forme di vita nei loro oceani.

Nostra elaborazione per mostrare meglio le due lune gioviane.
Non sono immagini dettagliate e si scorgono a stento alcune variazioni di albedo.
Io è più rossiccia a causa della superficie coperta da prodotti vulcanici recenti. Europa è più chiara a causa della crosta ghiacciata superficiale.

Dei satelliti galileiani avremo tuttavia immagini migliori nel prossimo futuro. Juno sorvolerà Europa a settembre sino a 355 chilometri e, utilizzando vari strumenti, eseguirà osservazioni molto più dettagliate. Sarà un flyby storico poiché le ultime immagini ravvicinate dell’intrigante luna gioviana risalgono ormai agli anni Novanta del secolo scorso quando fu visitata dalla sonda Galileo.

C’è grande attesa per il sorvolo di settembre. Gli interessi dei planetologi sono tutti rivolti agli aspetti esobiologici, quindi tenteranno di acquisire quante più informazioni possibili in attesa di missioni mirate. Ad esempio, l’anno prossimo l’ESA lancerà lo Jupiter Icy Moons Explorer mentre la NASA prevede di lanciare l’Europa Clipper tra due anni. Nel 2023 e 24 toccherà invece alla luna Io.

La missione estesa

Tutto questo sarà possibile per via delle’estensione della missione. Juno, infatti, non aveva in programma di sorvolare le lune galileiane ma solo riprendere l’atmosfera del grande pianeta gassoso e le sue manifestazioni.

All’inizio del 2021, la NASA ha voluto espandere gli obiettivi decidendo di sorvolare tre satelliti medicei. Oltre ad Europa ed Io, entro il 2025 Juno si avvicinerà a Ganimede e gli anelli di Giove: non male per una sonda che avrebbe dovuto durare al più sino al 2018.

La missione Juno è stata estesa di altre 42 orbite attorno a Giove.  Entro il 2025 la sonda sorvolerà tre lune e il Polo Nord del pianeta.
(NASA/JPL-Caltech/SwRI)

Curiosamente, tale longevità è una diretta conseguenza di un intoppo rivelatosi vantaggioso a lungo termine.

I progettisti avevano infatti progettato la sonda per avvicinarsi molto alle nubi del pianeta lungo un’orbita progressivamente più bassa e meno eccentrica, ma questo non è stato possibile per un’avaria. Juno è quindi rimasta nell’orbita eccentrica provvisoria come quella del suo arrivo su Giove. Ciononostante, pur modificando i piani, gli scopi scientifici sono stati raggiunti. Anzi, questo ha permesso di ottenere viste davvero insolite ma ha pure esposto molto meno la macchina alle pericolose radiazioni nelle regioni più vicine al pianeta. Questo ne ha allungato significativamente la vita operativa.

“Abbiamo scoperto che l’ambiente di radiazione di Giove in quest’orbita è molto meno estremo del previsto”, disse il ricercatore capo Scott Bolton nel 2018, quando fu decisa l’estensione della missione. Una seconda estensione c’è stata nel 2021 sino al 2025 quando sarà davvero la fine.

Nel frattempo avremo modo di godere altre strabilianti immagini di Giove e del suo straordinario sistema.

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Informazioni su Giuseppe Donatiello 354 Articoli
Nato nel 1967, astrofilo da sempre. Interessato a tutti gli aspetti dell'astronomia, ha maturato una predilezione per il deep-sky, in particolare verso i temi riguardanti il Gruppo Locale e l'Universo Locale. Partecipa allo studio dei flussi stellari in galassie simili alla Via Lattea mediante tecniche di deep-imaging. Ha scoperto sei galassie nane vicine: Donatiello I (2016), Donatiello II, III e IV nel sistema di NGC 253 (2020), Pisces VII (2020) e Pegasus V (2021) nel sistema di M31. Astrofotografo e autore di centinaia di articoli, alcuni con revisione paritaria.