I primi fenomeni celesti di febbraio

IN ATTESA DI COSMO N. 25 (FEBBRAIO 2022), UN’ANTICIPAZIONE DEI PROSSIMI EVENTI

2-3 FEBBRAIO: LUNA, GIOVE E NETTUNO AL TRAMONTO

Una bella configurazione celeste è quella osservabile all’inizio del mese alle 18:30 TC sull’orizzonte occidentale, al termine del crepuscolo nautico. La sottile falce crescente del nostro satellite naturale, in transito nella costellazione zodiacale dell’Acquario, la sera del giorno 2 è visibile poco più di 6° a sud di Giove, con il quale è in congiunzione, 4°,6 a nord del pianeta, alcune ore dopo la loro calata sotto l’orizzonte.

La sera seguente la Luna si è spostata 10° a est di Giove e 6° a sud-ovest di Nettuno, nelle immediate vicinanze della stella di 5a magnitudine Psi3 Aquarii, che poco prima delle 19:00 viene occultata dal disco lunare ma solo per una frazione della Sicilia e della Calabria. Per individuare Nettuno, di magnitudine +7,9, è indispensabile l’utilizzo di un binocolo o di un telescopio.

4 FEBBRAIO: L’ASTEROIDE (232) RUSSIA OCCULTA LA STELLA 66 VIRGINIS

Alla 1:57 TC il pianetino (232) Russia, di magnitudine +14,0, occulta la stella 66 Virginis, di magnitudine +5,6, rintracciabile 6° a nord della luminosa Spica (Alfa Virginis).

Le osservazioni non sono facili, poiché la fascia di visibilità dell’occultazione, dove è possibile rilevare un calo nella luminosità della stella di oltre 8 magnitudini per una durata massima stimata in 6 secondi, ha una larghezza di appena una cinquantina di chilometri e la sua posizione sulla superficie terrestre è conosciuta con un certo margine di incertezza. Secondo i calcoli, l’occultazione potrebbe essere visibile dalle estreme regioni settentrionali.

La stella interessata è una nota binaria astrometrica, con una separazione media di 25 millesimi di secondo d’arco e periodo di soli 2,5 anni.

5 FEBBRAIO: (20) MASSALIA E (11) PARTHENOPE IN OPPOSIZIONE

Alcuni gradi a est dell’ammasso di stelle M44 (“Presepe”), è possibile seguire i pianetini (20) Massalia e (11) Parthenope, in opposizione al Sole il 5 e il 10 febbraio, quando raggiungono rispettivamente le magnitudini +8,5 e +10,0.

Il primo è inizialmente rintracciabile nei pressi della stella di 5a magnitudine Pi2 Cancri, 17’ a sud della quale transita la mattina del 3 febbraio; il moto retrogrado da cui è animato lo porta in direzione di Delta Cancri, con un passaggio 30’ a nord dell’ampia coppia di stelle di 5a magnitudine Omicron1 e Omicron2 Cancri la notte tra il 21 e il 22 febbraio.

La traiettoria di (11) Parthenope è simile a quella percorsa da Massalia, ma traslata verso est di circa 7°: nei primi giorni di febbraio l’asteroide si trova 6° a nord-ovest di Regolo, Alfa Leonis, e nel suo movimento che lo porta verso il confine con il Cancro la sera del 12 febbraio è protagonista di un incontro particolarmente ravvicinato con 8 Leonis: (11) Parthenope transita solo 60” a sud-ovest della stella di magnitudine +5,7.

10/11 FEBBRAIO: LA LUNA OCCULTA 99 E 103 TAURI

La notte tra il 10 e l’11 febbraio la Luna gibbosa crescente, illuminata per più del 70%, occulta due stelle relativamente luminose e altre due più deboli della costellazione del Toro. Il primo evento vede coinvolta 99 Tauri, di magnitudine +5,8, la cui la scomparsa dietro il lembo lunare oscuro è osservabile tra le 19:40 (AO) e le 20:03 (LE); a causa della non elevata luminosità della stella, risulterà difficile cogliere, un’ora e mezza più tardi, la sua riapparizione da dietro il bordo del disco lunare illuminato dal Sole.

Alle 21:34 (AO) viene occultata la debole SAO 76885, di magnitudine +7,8, mentre alle 0:34 (TS) del giorno 11 è invece SAO 76947, di magnitudine +7,7 a essere nascosta dal disco lunare: quest’ultimo evento è visibile dalle regioni settentrionali ed è radente per Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Marche.

Alla fine di questa lunga nottata, la Luna occulta la stella 103 Tauri, di magnitudine +5,5: la scomparsa dietro il bordo oscuro del disco lunare si verifica tra la 1:57 (AO) e le 2:06 (CT), mentre la riapparizione dal bordo illuminato dal Sole è osservabile con qualche difficoltà a partire dalle 2:52 (TS) con la Luna in prossimità dell’orizzonte per le regioni meridionali.

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