Starship Sn10 atterra senza esplodere… poi esplode

SpaceX si avvicina sempre di più all'obiettivo

sn10

Il prototipo Sn10 è stato lanciato fino a 10 km di altezza ed è poi riuscito a completare il primo atterraggio morbido di un prototipo di navicella Starship. Tuttavia, 8 minuti dopo, è esploso.

Mentre in Italia erano passati 14 minuti dalla mezzanotte del 4 marzo, a Boca Chica, in Texas, il prototipo Sn10 accendeva i tre motori Raptor.

Durante la scalata fino ai 10 km di altitudine, i motori sono stati spenti uno alla volta finché, quando il timer segnava 4 minuti e 20 secondi dall’inizio del lancio, non è stato spento anche l’ultimo Raptor e la navicella ha cominciato la discesa mettendosi in posizione orizzontale.

In questo modo utilizza più superficie per ridurre la velocità di discesa e facilita il compito dei motori. A 5:59 sono stati riaccesi tutti e tre i Raptor per eseguire la manovra belly flop e tornare in posizione verticale.

Dopodiché (6:08) è stato selezionato il motore più prestante e spenti gli altri due. Questa tecnica sembrerebbe essere stata introdotta a partire da un suggerimento su Twitter indirizzato a Elon Musk, il quale si è dato dello stupido per non averci pensato prima.

L’idea è che in questo modo si possa aggirare il problema che ha portato all’esplosione di Sn8 e Sn9: la mancanza di spinta nel motore scelto per l’atterraggio.Il prototipo si è quindi lentamente avvicinato al terreno con un solo Raptor in funzione, mentre la zona motori veniva avvolta dalle fiamme.

Il touchdown (6:20) non è stato propriamente morbido, si può infatti vedere la navicella sobbalzare per un secondo dopo l’impatto, ma è stato abbastanza preciso da evitare l’immediata esplosione che ha contraddistinto i due test precedenti.

Una volta dissipata la polvere, è stato possibile rivedere la sagoma di 50 metri, un obelisco eretto in onore della vittoria dell’ingegno umano sulla gravità. Tuttavia, le fiamme ai suoi piedi non sono state viste come una manifestazione del Fuoco di Prometeo dai tecnici della SpaceX, che hanno diretto contro la navicella un cannone di liquido ignifugo per spegnere l’incendio. 

Nonostante le fiamme fossero scomparse, 8 minuti dopo l’atterraggio il monumento spaziale è stato sollevato a 50 metri dal suolo da una violenta esplosione, causata forse da una fuoriuscita dai serbatoi di metano.

Sn10 è diventato così il primo prototipo Starship a volare due volte. Purtroppo l’esplosione impedirà l’analisi approfondita della struttura e il riutilizzo dei motori, ma con il test di questa notte sono stati raccolti nuovi importi dati che saranno utili nelle missioni dei prototipi già costruiti: Sn11 e Sn15.

Inoltre il test appena concluso dimostra che il sogno di Musk e colleghi non solo è possibile, ma si avvicina ogni giorno di più alla sua realizzazione.

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