Domanda di Salvatore Pellegrino del 22/09/2023

Domanda Salve, ho comprato e letto il libro sulla meteorite Renazzo recentemente apparso sulle vostre recensioni dei libri (davvero molto interessante). I luoghi più favorevoli per trovare meteoriti sono i ghiacciai, i deserti e penso pure le spiagge. Ebbene quando sono stato recentemente al mare ha attirato la mia attenzione un sassolino scuro (come dovrebbero essere le meteoriti) di cui vi invio le foto. Da esse è possibile dedurre se si tratta di un meteorite?
Autore Salvatore Pellegrino
Risponde Piero Stroppa
Risposta Abbiamo affidato la risposta alla sua domanda a Giordano Cevolani, autore del volume sulla meteorite Renazzo (vedi Cosmo n. 42): "Le meteoriti sono i resti di corpi extraterrestri rocciosi o metallici che hanno colpito il suolo terrestre. Molti di essi sono asteroidi, altri sono pezzi di nuclei cometari disgregati. Alcune meteoriti, infine, hanno origini lunari o marziane. Solo un occhio esperto e le analisi di laboratorio possono distinguere con sicurezza una meteorite da una comune roccia terrestre, ma se si trova una roccia ricoperta da una sottile patina scura con l'interno più chiaro è possibile si tratti di una meteorite. Prima di tutto occorre verificare con una bussola magnetica se l'ago viene deviato accostandola all'oggetto; in caso positivo potrebbe contenere ferro, uno dei componenti presenti in percentuali diverse nella grande maggioranza delle meteoriti (condriti ordinarie + carbonacee e sideriti; quelle marziane e lunari però, tra le più pregiate e ricercate, non contengono ferro). Durante il viaggio nell’atmosfera le meteoriti perdono gran parte della loro massa iniziale per il fenomeno dell’ablazione. L’ablazione è causata dall’attrito di un corpo che viaggia a grandi velocità nell’atmosfera e determinando la vaporizzazione o la fusione della meteorite. E’ stato stimato che meteoriti centimetriche possono perdere fino al 90 % della loro massa durante il viaggio verso la Terra. Quasi tutto il materiale fuso prodotto durante l’attraversamento dell’atmosfera è perso lasciando sulla meteorite solo una sottilissima patina vetrosa (circa 1–2 mm). Questa patina è nota come crosta di fusione.La crosta di fusione è molto scura, spesso nera, e lucida. Può presentare delle piccole fratture legate al raffreddamento. La presenza di metallo (lega ferro/nichel) rende la maggior parte delle meteoriti (circa 90 %) magnetiche e quindi sono attratte da una semplice calamita. Con questa semplice prova è possibile ristringere il campo delle meteoriti. Un oggetto dall’aspetto metallico che non è attratto dalla calamita, sicuramente non è una meteorite. In molti casi si tratta di prodotti artificiali. Il sasso in oggetto anche a prima vista non risponde ai requisiti richiesti per essere preso in considerazione come meteorite. Se anche fosse fornito di una crosta di fusione, risultasse magnetico e possedesse piccole depressioni (regmaglipti), potrebbe non risultare sufficiente per essere catalogabile come corpo extraterrestre. Solo dopo una microanalisi eseguita di solito con microscopio elettronico a scansione (SEM) saremmo in grado di inserirlo nella lista delle meteoriti, ma per fare indagini più approfondite, occorre portarlo in un centro specializzato". Giordano Cevolani

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