Un nuovo successo della citizen science arriva dalla collaborazione tra cittadini e astrofisici, che ha portato alla scoperta di un’esplosione stellare. Il progetto ha coinvolto circa 3500 volontari, che hanno analizzato finora quasi 3 milioni di immagini, scoprendo supernovae e stelle variabili.
La ricerca, coordinata da Tom Killestein dell’Università di Warwick e da Lisa Kelsey dell’Università di Cambridge, è stata pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
Il progetto che ha prodotto la scoperta è Kilonova Seekers, disponibile su Zooniverse. Gli utenti devono individuare le differenze tra due immagini del cielo notturno scattate a distanza di qualche giorno in cerca di possibili oggetti di interesse. “Kilonova Seekers offre al pubblico un’opportunità unica di sperimentare in prima persona l’astrofisica”, ha dichiarato Killestein.
Il progetto consente di analizzare centinaia di foto al giorno, fornendo un aiuto prezioso per gestire il grande volume di dati prodotti dai telescopi. Nel caso specifico, alcuni partecipanti hanno individuato a poco più di tre ore e mezza dalla cattura delle immagini un nuovo possibile candidato. Si tratta di una variabile cataclismatica: in particolare, è stato scoperto grazie alle varie osservazioni condotte durante la stesura dell’articolo pubblicato, che l’oggetto scoperto è una nova di tipo WZ Sge denominata GOTO065054+593624.

Le tre immagini proposte del progetto Kilonova Seekers con sui è stata scoperta la variabile cataclismatica GOTO065054+593624: l’immagine ottenuta dai telescopi GOTO, l’immagine presa come riferimento e la loro differenza (GOTO, T. Killestein)
L’identificazione rapida di questo tipo di oggetti permette di attivare avvisi urgenti ad altri telescopi, che possono così concentrare le osservazioni sull’evento in corso, migliorando la comprensione di questi fenomeni cosmici. “Con oltre 2,8 milioni di classificazioni effettuate finora – ha commentato Kelsey – la scoperta di GOTO0650 rappresenta il risultato di oltre due anni di lavoro costante e appassionato dei nostri volontari. Senza il loro contributo, la scoperta non sarebbe stata possibile e questo oggetto sarebbe potuto passare inosservato”.
Antonio Pasqua
Nella foto di apertura: Primo piano delle cupole GOTO a La Palma (Isole Canarie) che hanno raccolto le immagini analizzate dal progetto Kilonova Seekers