LA CINA SI ATTREZZA A DIFESA DELLA TERRA

Sempre basse ma non nulle le probabilità di impatto dell’asteroide 2024 YR4

by Antonio Lo Campo

L’asteroide 2024 YR4 e i timori che sta portando sul nostro pianeta, decisamente più alti rispetto a quelle che, al momento, sono le sue percentuali di un impatto nel 2032 (vedi  la news a questo link).

stanno portando ad alzare il livello di guardia con vari programmi collegati alla “difesa planetaria”. La stessa che nel mondo occidentale da tempo ha attivato una rete di potenti telescopi di terra a controllare e monitorare le traiettorie degli asteroidi più grandi, e quelli che potrebbero avvicinarsi un po’ troppo al nostro pianeta.

Anche la Cina ha avviato un programma di difesa planetaria contro il rischio di impatto di grossi asteroidi con il nostro pianeta. E 2024 YR4 è un macigno del diametro compreso tra 50 e 100 chilometri: se dovesse impattare, creerebbe danni notevoli nell’area circoscritta alla caduta, come accadde nel 1908 a Tunguska, in Siberia, dove un corpo celeste di simili dimensioni spazzò via una grande regione fortunatamente disabitata.

La Cina si sta attrezzando con reti di telescopi terrestri e con una missione spaziale stile la Dart della Nasa, che partirà nel 2029, e con l’amministrazione statale cinese per la scienza, la tecnologia e l’industria per la difesa nazionale che sta reclutando personale per posizioni di “difesa planetaria”.

“La Cina ha formato una squadra per contrastare la minaccia degli asteroidi vicini alla Terra in seguito alla scoperta di un grande asteroide che potrebbe colpire il nostro pianeta entro sette anni”, riferisce il South China Morning Post. Annuncio ufficiale: “Si cercano giovani laureati fedeli, con competenze in ingegneria aerospaziale, cooperazione internazionale e rilevamento di asteroidi. Il governo invita i giovani di età inferiore a 35 anni, con qualifiche professionali e tecniche e “una ferma posizione politica a sostegno del partito comunista cinese”.

I programmi di difesa planetaria puntano a difenderci da un possibile impatto con un grosso asteroide, che potrebbe provocare catastrofi sul nostro pianeta. E sono formati da reti di telescopi terrestri che monitorano e osservano di continuo lo spazio, e poi da missioni spaziali che vengono realizzate appositamente realizzate per testare le tecnologie di “deviazione” della traiettoria del potenziale asteroide pericoloso, oppure nel peggiore dei casi, inviare una missione per deviarne uno che si indirizza verso la Terra.

È il caso della missione Nasa Dart, che ha deviato con successo l’asteroide Dimorphos di piccole dimensioni nel 2023, e con la sonda europea Hera che sta viaggiando verso quell’asteroide per verificare gli effetti dell’impatto. Dimorphos non è pericoloso per la Terra, ma è stato scelto come un oggetto utile per testare la missione Dart a cui hanno collaborato anche aziende e centri di ricerca italiani.

E anche la Cina, che da anni programma e porta a termine con successo missioni di sonde interplanetarie, stia progettando missioni verso asteroidi anche per deviarne la traiettoria. Una è già in fase di realizzazione, partirà tra 4 anni e invierà due piccoli satelliti verso un asteroide scoperto nel 2015. Nel frattempo, recluta giovani ricercatori e astrofisici, che si dedicheranno a tempo pieno a questi studi. Che hanno, evidentemente, un’enorme importanza per il futuro del nostro pianeta.

I programmi di ricerca puntano dritto verso 2024 YR4, nel caso in cui la probabilità di impatto (attualmente al 2,3 per cento) possa salire e diventare pericolosa, in vista dell’avvicinamento alla Terra del 22 dicembre 2032.

 

 

You may also like

Leave a Comment

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?
-
00:00
00:00
Update Required Flash plugin
-
00:00
00:00