PANDORA: IL NUOVO ESPLORATORE DI ESOPIANETI

Sviluppato dalla Nasa, partirà nel prossimo autunno

by Piero Stroppa

Frutto della collaborazione tra il Centro Spaziale Goddard della Nasa e il Laboratorio Nazionale Lawrence Livermore del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, Pandora sta rispettando i tempi di lavorazione sono e quindi prosegue il suo percorso verso il lancio, previsto nel prossimo autunno.
Il suo compito sarà lo studio approfondito di almeno 20 esopianeti in orbita intorno a stelle distanti per determinare la composizione delle loro atmosfere. Il piccolo satellite, che opererà con il metodo dei transiti, si concentrerà su alcuni aspetti delle atmosfere esoplanetarie, per appurare se possano essere indicativi della presenza di acqua, per verificare le eventuali condizioni di abitabilità.
I dati raccolti da Pandora saranno utilizzati a supporto delle osservazioni del telescopio spaziale James Webb, in modo che esso possa effettuare misurazioni atmosferiche più precise.
Pandora avrà a bordo un innovativo telescopio da centimetri di diametro, che insieme si suoi rilevatori permetterà di tracciare l’identikit della luce proveniente dalle stelle ospiti degli esopianeti da analizzare. Infatti, le variazioni di luminosità di tali astri possono mascherare o imitare il segnale dell’acqua.
I rilevatori di Pandora acquisiranno contemporaneamente i dati sulla luminosità delle stelle ospiti e il loro spettro nel vicino infrarosso, insieme allo spettro nel vicino infrarosso di ciascun pianeta in transito. L’insieme di questi dati consentirà agli studiosi di determinare le proprietà delle superfici stellari e di separare i segnali stellari da quelli planetari.
Pandora potrà osservare i suoi target per lunghi periodi, un’attività che telescopi come il Webb non possono svolgere per via delle loro agende dense di impegni.

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