Mentre continua la ricerca di segnali radio provenienti da intelligenze extraterrestri con i vari progetti Seti (Search of Extra Terrestrial Intelligence) e proviamo anche noi a lanciare segnali radio nello spazio con il progetto Star Bottle (starbottle.space), si “scava” anche negli archivi di dati storici per scoprire segnali sospetti raccolti in passato e per cercare di interpretarli. Per individuare eventuali tecnofirme aliene oppure per scoprire nuovi e intriganti fenomeni naturali.
Nel 1977, il radiotelescopio a transito Big Ear ha rilevato un segnale peculiare noto come “segnale Wow!” che era durato 72 secondi. Il nome venne dato da Jerry E. Ehman che vide questo segnale sulla stampa dei dati raccolti dal radiotelescopio e scrisse a fianco l’esclamazione “Wow!” (vedi la figura originale in alto).
Si trattava di un forte segnale radio a banda stretta proprio vicino alla frequenza dell’idrogeno neutro. Il telescopio Big Ear è scomparso da tempo, ma lo sforzo di capire cosa abbia prodotto il segnale non si è mai fermato.
L’interesse per questo segnale era dovuto al sospetto che fosse di origine aliena, anche se non si potevano escludere né qualche tipo di interferenza di origine umana né un altro fenomeno naturale inspiegabile.
Ne abbiamo parlato recentemente su questo sito in occasione della domanda di un lettore E proprio ora abbiamo un importane aggiornamento al riguardo.
Una nuova ricerca, che sfrutta l’archivio dei dati raccolti dal 2017 al 2020 dall’ormai (anche lui) defunto radiotelescopio di Arecibo, mostra che il segnale Wow! ha una spiegazione del tutto naturale. Ciò che Big Ear registrò nel 1977 fu un’emissione maser (come un lampo laser nelle microonde), dovuta all’emissione stimolata della riga dell’idrogeno contenuto in una delle numerose nubi di idrogeno neutro disposte sulla linea di vista del telescopio. La causa può essere stata l’accensione di una forte sorgente di raggi X rapidamente variabile, come il bagliore di una magnetar o un soft gamma repeater (emettitore di lampi di raggi gamma).
Questi eventi sono rari e si basano su condizioni e allineamenti precisi. Quando avvengono, possono far sì che le nubi di idrogeno aumentino la loro emissione per secondi o addirittura minuti. Il segnale del 1977 era simile ad altri maser rivelati da Arecibo, anche se meno intensi di Wow!.
“La nostra ipotesi spiega tutte le proprietà osservate del segnale Wow!, ma propone una nuova fonte di falsi positivi nelle ricerche di tecnofirme e suggerisce che il segnale Wow! potrebbe essere il primo evento registrato di un bagliore maser astronomico nella riga dell’idrogeno”, spiegano gli autori dello studio nelle loro conclusioni.
Patrizia Caraveo