1-31 GENNAIO: VISIBILE LA COMETA 62 P/TSUCHINSHAN
Per l’intero mese è visibile la cometa periodica 62P/Tsuchinshan, che dovrebbe raggiungere la massima luminosità apparente, intorno alla 7a magnitudine, nei primi giorni dell’anno, dopo il transito al perielio dello scorso dicembre. La cometa appartiene alla famiglia di Giove ed è soggetta a numerosi incontri con il pianeta che ne altera frequentemente l’orbita.
Nell’apparizione attuale risulta osservabile in buone condizioni nella seconda parte della notte tra il Leone e la Vergine, in una zona ricca di galassie elencate nel catalogo di Messier. Le migliori occasioni per rintracciare la cometa sono la notte tra il 5 e 6 gennaio, quando passa 2°,6 a sud di Denebola (Beta Leonis, di 2a magnitudine) e la mattina del 12, con la cometa in transito 2°,2 a nord di Omicron Virginis, di magnitudine +4,1.
4-6 GENNAIO: MASSIMO DELLO SCIAME DELLE QUADRANTIDI
Il 4 gennaio raggiunge il massimo di attività lo sciame meteorico delle Quadrantidi, osservabili già dal 28 dicembre e fino al 12 gennaio. Il radiante è circumpolare ed è sempre visibile, ma risulta più alto sull’orizzonte nella seconda parte della notte. Lo sciame mostra un’attività annuale relativamente stabile, con valori dello Zhr attorno a 80, ma quest’anno i giorni di massima attività vedono la presenza in cielo dell’Ultimo quarto di Luna, il cui chiarore disturberà le osservazioni. È comunque possibile cogliere qualche meteora nelle due ore che intercorrono tra il termine del crepuscolo serale e la levata della Luna.
Le Quadrantidi rimangono attive per tutta la prima decade di gennaio, con l’interferenza della Luna che va diminuendo. Nelle giornate che seguono il massimo, in passato sono state avvistate un numero significativo di meteore particolarmente luminose.
5 GENNAIO: LUNA E SPICA AL MATTINO
Nelle prime ore del giorno sull’orizzonte orientale è possibile assistere alla levata contemporanea di un “Quarto” di Luna calante e, un po’ più a “destra”, della bianco-azzurra scintilla di Spica. Poiché la congiunzione in Ascensione Retta si è verificata quando entrambi erano ancora al di sotto dell’orizzonte, la distanza che separa il nostro satellite naturale da Alfa Virginis, inizialmente di 1°,5, va ampliandosi, e alle prime luci dell’alba è cresciuta di oltre 1°.
8-9 GENNAIO: LUNA, ANTARES, VENERE, MERCURIO E MARTE ALL’ALBA
Nel cielo che precede la levata del Sole sull’orizzonte sud-orientale, spicca, per buona parte del mese, l’ampia coppia formata da Venere e Mercurio, il cui veloce movimento diretto è evidente, se confrontato con le posizioni di Antares e delle stelle più luminose dello Scorpione.
Ben più difficile da osservare, in prossimità dell’orizzonte, la presenza del più debole Marte. Negli ultimi giorni della prima decade nella zona viene a transitare anche la falce calante della Luna che nei giorni 8 e 9 è protagonista di una serie di congiunzioni con Antares (Alfa Scorpii), 12′ a nord alle 17:10 dell’8, con Venere, 6° a sud del pianeta alle 21:18 dello stesso giorno, e con Mercurio, 6°,9 a sud di quest’ultimo alle 20:28 del 9. Il periodo compreso tra l’8 e il 12 gennaio è anche quello di massima visibilità di Mercurio nella sua prima apparizione mattutina del 2024.
9/10 GENNAIO: ALGOL IN ECLISSE
A partire dal termine del crepuscolo serale, quando l’eclisse reciproca delle due componenti non è ancora iniziata, è possibile seguire un’eclisse della variabile Algol estremamente favorevole. La fase massima dell’eclissi, quando Beta Persei raggiunge la luminosità minima (magnitudine +3,4), è prevista per le 22:50 TC del giorno 9.
Poiché la durata complessiva di un’eclissi è di circa 8 ore, osservazioni della stella ripetute almeno ogni mezz’ora lungo tutto l’arco della notte permetteranno di ammirare l’intera discesa verso il minimo e il successivo ritorno al massimo splendore (magnitudine +2,1).