DISASTROSO CROLLO AL SITO DI LANCIO DELLE SOJUZ A BAJKONUR

Si prevedono cancellazioni e ritardi nelle missioni verso la Stazione spaziale internazionale e si cercano soluzioni

by Antonio Lo Campo

E’ l’unico sito di lancio delle missioni russe Sojuz. Quelle che da anni inviano in orbita, sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), i cosmonauti russi ma anche quelli di tutte le nazioni che partecipano al programma della grande base orbitante attorno alla Terra. È il sito noto come 31/6, che dopo il lancio della navicella Sojuz MS-28, avvenuto giovedì scorso con a bordo i cosmonauti russi Sergeij Kud-Sverchkov, Sergeij Mikaev e l’astronauta della Nasa Chris Williams, è rimasto pesantemente danneggiato.

Danneggiata la piattaforma di servizio dei razzi

Il guaio è che la 31/6, è l’unica rampa di lancio attiva della Russia, sia pure all’interno del cosmodromo di Bajkonur, nel Kazakhstan, per voli spaziali con equipaggio umano e quindi anche in direzione della Iss, dove peraltro l’equipaggio della Sojuz MS-28 ha attraccato poche ore dopo il lancio, come confermato dall’ente spaziale federale russo.

Una piattaforma di servizio situata nella trincea di fuoco del sito 31/6 è crollata in seguito al lancio del razzo vettore Sojuz 2.1, Un lanciatore super collaudato, che nella versione attuale, sia pure modificata per lo stadio superiore nel corso dei decenni, vola dal 1964 con la missione della Voskhod-1. La piattaforma di servizio, che affianca la rampa, sarebbe crollata dopo un volo di decine di metri. Le cause sembrano indicare l’usura di un Pad che negli anni ha dovuto supportare molti lanci.

E la piattaforma danneggiata è quella necessaria per la preparazione dei booster in partenza dalla rampa di lancio: “Sono stati rilevati danni a diversi elementi della rampa di lancio dopo l’ispezione”, si legge in una dichiarazione rilasciata dall’agenzia spaziale russa Roscosmos giovedì sera. “Danni di questo tipo possono manifestarsi dopo il lancio; quindi, un’ispezione di questo tipo è obbligatoria nella prassi internazionale. (…) Le condizioni del complesso di lancio sono attualmente in fase di valutazione – si legge nel comunicato – Tutti i pezzi di ricambio necessari sono disponibili per il ripristino e il danno sarà riparato nel prossimo futuro.

Una ripresa effettuata da un drone di Roscosmos della parte danneggiata del Pad di partenza 31/6 a Bajkonur

Rampe di lancio leggendarie

È inevitabile che questo incidente comporterà una serie di ritardi. Che avranno un impatto con i voli verso la Iss. La prossima missione con equipaggio Sojuz è prevista per marzo 2026, e i ritardi potrebbero riguardare anche i cargo automatici di rifornimento Progress: il prossimo, in questo mese dicembre, è già cancellato.

Il sito 31/6, è stato utilizzato per la prima volta nel gennaio 1961 e da allora ha supportato oltre 400 lanci. È stato impiegato sinora esclusivamente per voli russi con equipaggio umano e cargo verso la Iss dal 2020, dopo che il Sito 1 è stato dismesso per mancanza di fondi per l’ammodernamento. Noto anche come “Il sito di partenza di Gagarin“, perché aveva ospitato il primo volo spaziale umano nel 1961 e delle successive missioni Vostok fino a quella di Valentina Tereskhova.

“C’è la possibilità che hardware duplicato possa essere preso in prestito dal Sito 1 di Bajkonur, ormai dismesso, o da strutture simili in altri siti di lancio, ma ci vorrà un bel po’ di tempo”, riporta il sito web Russian Space. “Secondo stime preliminari, le riparazioni della piattaforma di servizio, nota come 8U0216, potrebbero richiedere da sei mesi, fino a due anni”.

Non è chiaro se un’altra rampa di lancio russa possa supportare i voli verso la stazione spaziale. I cosmodromi russi di Plesetsk e di Vostochnij non sono attrezzati per i lanci della Sojuz. L’equipaggio della Sojuz MS-28, che ha appena raggiunto la Iss dovrebbe rimanere a bordo per i prossimi otto mesi. È molto probabile, a questo punto, che si decida di intensificare i voli delle capsule statunitensi Crew Dragon, l’unico altro veicolo spaziale che può inviare astronauti alla Iss, oltre alla versione cargo senza equipaggio). Ma si punta a risolvere il problema del 31/6 nel tempo più breve possibile.

Nella figura di apertura, la piattaforma di servizio del Pad 31 /6, subito prima del lancio della Sojuz Ms 28, dello scorso 27 novembre.

 

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