MISTERIOSA E AFFASCINANTE 3I/ATLAS

La cometa interstellare è passata al perielio con un’orbita iperbolica che la riporterà nello spazio profondo

by Piero Stroppa

Non è necessario ipotizzare che si tratti di una astronave aliena (come ha fatto qualche spiritoso) per realizzare che si tratta di un oggetto importante e ricco di fascino.

La cometa 3I/Atlas è un raro oggetto di provenienza interstellare, che ci dà la possibilità di esaminare “da vicino” un mondo extrasolare senza muoverci dal nostro sistema planetario. È un’occasione che non capita spesso, dato che si tratta solo del terzo oggetto interstellare finora individuato.

UN’INTENSA CAMPAGNA DI MONITORAGGIO

Scoperta il 1° luglio 2025 (vedi la precedente news a questo link), la 3I/Atlas è stata subito sottoposta a una intensa campagna di monitoraggio, continuata fino al suo passaggio al perielio, avvenuto il 29 ottobre alla distanza di 203 milioni di km dal Sole e che proseguirà ancora, finché non fuggirà di nuovo lontano dal nostro sistema planetario.

Le osservazioni hanno subito mostrato la presenza di una chioma e di una coda in via di sviluppo, confermando la sua natura cometaria, mentre non ci sono osservazioni del suo nucleo, perché si è sempre mostrato circondato da una chioma. Osservazioni della 3I/Atlas condotte dal telescopio spaziale Hubble hanno rivelato la presenza di una debole anticoda in direzione solare, non dovuta a effetti di prospettiva come accade normalmente. Questo fenomeno è causato dalla presenza di una regione ricca di elementi volatili sul nucleo cometario, che si attiva quando è rivolta verso il Sole, sparando nello spazio un getto di gas e polveri ghiacciate, in pratica una specie di geyser sulla superficie del nucleo.

Osservazioni spettroscopiche infrarosse fatte dal telescopio spaziale James Webb hanno rivelato che la chioma della 3I/Atlas è dominata dall’anidride carbonica, con un degassamento accentuato nella direzione verso il Sole. Il Webb ha mostrato anche la presenza di acqua, monossido di carbonio e polvere.

Il Very Large Telescope dell’Eso ha condotto osservazioni spettroscopiche della chioma, rilevando la presenza del cianogeno e del nichel neutro, già individuati anche nella cometa interstellare 2I/Borisov.

DA DOVE VIENE?

Sulla cometa 3I/Atlas sono stati condotti diversi lavori teorici per determinare il suo sistema stellare di provenienza. I ricercatori hanno usato i dati di 30 milioni di stelle estratte dal catalogo realizzato grazie alle osservazioni del satellite astrometrico Gaia. In parallelo, è stata integrata a ritroso l’orbita della cometa a partire dai suoi parametri orbitali. Una volta integrate le traiettorie nel passato (per 10–15 milioni di anni), è stata calcolata la distanza minima di avvicinamento tra la cometa e ciascuna stella.

La maggior parte dei 30 milioni di stelle esaminate non si è mai avvicinata alla cometa, ma il problema è che la 3I/Atlas ha vagato per 7-8 miliardi di anni prima di entrare nel Sistema solare, un tempo così lungo da impedire l’identificazione della sorgente. Però, sappiamo che quando uscirà dal Sistema solare, si dirigerà verso la costellazione dei Gemelli.

Nella figura di apertura, la cometa 3I/Atlas fotografata dal telescopio Gemini South in Cile.

 

 

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