Foto di Dario Giannobile: Grief for the Loss of Memory, Tears on the Ruins of Poggioreale
Luogo
Poggioreale Antica
date-526
2024-08-11
Telescopio
Sigma 14mm Art f/1.8
Montatura
treppiedi Manfrotto
Camera
Canon 6d
Pose
f/2.5, iso 6400, 6 sec x 2310
Elaborazione
PS, Starstax
Message
Grief for the Loss of Memory, Tears on the Ruins of Poggioreale
E’ la notte delle Perseidi e decidiamo di recarci presso i ruderi di Poggioreale. Tutto è immobile, immagine di un antico paese siculo abbandonato dopo il terremoto del 1968. Ci avviammo lungo la strada di accesso osservando dall’alto un antico abbeveratoio che, quasi per magia, è ancora alimentato con l’acqua; forse l’azione di un pastore locale che lì abbevera i propri greggi. Gli abitati si susseguono silenziosi come vecchi scheletri di pietra sicula di cui sopravvivono ancora le facciate, i balconi e talvolta i tetti affrescati. Arriviamo alla piazza, luogo centrale della vita di Poggioreale. Una singola sedia si trova al centro dello spazio e immediatamente siamo travolti dal senso di vuoto. E’ una semplice sedia, per altro parzialmente danneggiata, ma il suo potere simbolico è immenso. Essa rappresenta il vuoto, l’assenza, la solitudine, la vita sospesa. Essa è tutti gli abitanti che non ci sono più. La sedia è silenziosa ma grida un monito affinchè il luogo non si spogli dell’unica virtù che ancora possiede: la memoria. Una mangiatoia dentro una stalla, un antico forno, un soffitto con decorazioni affrescate, un teatro parzialmente distrutto, una chiesa senza tetto di cui rimangono solo gli stucchi, una macchina dei vigili sepolta dalle macerie, un frantoio in cui sopravvivono le presse. Tutto è ancora recuperabile alla memoria della storia siciliana ma gli edifici stanno crollando, le pareti si sgretolano inesorabilmente e le nuove generazioni si susseguono ignare del dramma che qui è accaduto. Inquadro la piazza e capisco che la sedia DEVE essere l’elemento centrale in barba alle regole di composizione fotografiche. Su di essa si eleva la Via Lattea e la costellazione di Perseo. Sulla sedia un grande occhio celeste è testimone inesorabile del trascorrere del tempo.